SERATA INFORMATIVA SUI PERICOLI DEL WEB

31 marzo 2017

Il 2 marzo scorso sono stata invitata dal sindaco di Colle Umberto, Edoardo Scarpis, a prendere parte alla serata informativa ‘Come difenderci da truffe, raggiri, inganni telefonici, nel web’, in collaborazione con la Polizia Postale, per fornire alcuni primi utili strumenti ai cittadini che sempre più segnalano truffe telematiche che vengono realizzate su internet, soprattutto attraverso l’utilizzo di smartphone. Approfondita ed efficace la relazione della dottoressa Anna Rita Carollo, del compartimento di Polizia postale del Veneto, che nel suo intervento ha messo in luce le insidie più frequenti che si nascondono nel mondo della rete, come ad es. i dialiers, che sono piccoli programmi software (.exe) che, ad insaputa dell’utente, connettono a numeri nazionali ed internazionali molto costosi e, una volta installati nel PC durante la navigazione su molti dei siti Internet che propongono loghi e suonerie, sfondi e trucchi per Playstation, siti per adulti e purtroppo anche in molti siti che invitano a scaricare "gratuitamente" dei programmi, della musica Mp3 o guide elettroniche, procurano una bolletta telefonica altissima. Altra forma di frode è il phishing, con la quale l’utente viene ingannato per indurlo a rivelare proprie informazioni personali (numeri di carte di credito, password di conti in banca, codice fiscale, ecc.). Uno degli esempi più comuni è l'invio di una e-mail fraudolenta, che sembra provenire da un'azienda nota, con la quale si tende a catturare l’attenzione dell’utente annunciandogli ad es. che deve ricevere del denaro (invitandolo dunque a fornire i suoi dati) oppure che il suo conto corrente verrà bloccato se non effettua subito un accesso inserendo i codici personali. Il phishing può anche essere effettuato telefonicamente o attraverso finestre di pop-up e siti web fraudolenti. A fronte di questi ed altri inganni telematici, la dottoressa Carollo ha sottolineato che è sempre bene informare immediatamente la Polizia delle Comunicazioni. 

Nel mio intervento ho quindi illustrato il contenuto di alcuni provvedimenti all’esame del Parlamento, citando anche l’interrogazione del collega Emanuele Fiano che, già nel 2014, poneva l’attenzione sull’adeguatezza o meno delle norme italiane a tutela dei consumatori, con particolare riguardo al tema delle pratiche commerciali scorrette tramite l’uso di smartphone (al seguente link trovi il testo dell’interrogazione e la risposta del Governo: http://aic.camera.it/aic/scheda.html?numero=2-00742&ramo=C&leg=17). La Corte di Cassazione dal canto suo ha riconosciuto recentemente nella truffa ordita attraverso la vendita di prodotti online l’aggravante della c.d. minorata difesa, che si configura quando ‘l'agente abbia approfittato di circostanze di tempo, di luogo o di persone, anche in riferimento all’età, tali da ostacolare la pubblica o privata difesa’ (art. 61, comma 1 n. 5, cod. pen.), con il conseguente aumento della pena, a causa della distanza del luogo fisico in cui si consuma in questo caso la truffa rispetto al luogo ove si trova l’acquirente. Ho infine sottolineato come il fattore più importante nella lotta a queste truffe sia comunque dato dalla prevenzione, insegnando tanto ai giovani quanto ai più adulti un uso consapevole e accorto delle tecnologie digitali, in analogia a quanto disposto recentemente dal Parlamento per approntare forme di educazione finanziaria per i risparmiatori.


pubblicata il 31 marzo 2017

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