Criminalitŕ: meno poliziotti di Varese

01 gennaio 2010

"La denuncia del questore Damiano sul pericolo di infiltrazioni mafiose deve allarmare soprattutto chi ha responsabilità di governo: si corre il rischio che una parte del territorio e dell'economia locale possa essere controllata dalle organizzazioni criminali. E' in gioco non solo l'ordine pubblico, ma anche la sicurezza sociale ed economica della Marca trevigiana".

L'on. Simonetta Rubinato dopo aver inviato una lettera al Ministro dell'Interno, Roberto Maroni, per chiedere quali iniziative intende prendere per dotare la Questura di Treviso di un organico adeguato, ha voluto approfondire la questione.

"Grazie ai dati avuti dal Sindacato di Polizia Siulp, ho messo a confronto Treviso con Varese, due realtà simili. Varese ha quasi 880 mila abitanti, quanti ne ha Treviso, ma con una presenza di immigrazione regolare da gestire di poco più di 60.000 stranieri contro i quasi 100.000 di Treviso. Ha un presidente di provincia leghista come quello di Treviso. Ma ha un organico di Polizia formato da 1.168 agenti, contro i 511 di Treviso. Certo, va tenuto conto che nell'organico di Varese sono inseriti anche i poliziotti che presidiano l'aeroporto di Malpensa. Ma la disparità di forze è comunque evidente. Anche perché l'estensione del territorio della Marca da presidiare è più del doppio di quella della provincia lombarda, 2.460 km quadrati contro 1.198. Nei prossimi mesi 14 agenti se ne andranno in pensione a Treviso e ad oggi non si ha notizia di una loro sostituzione. Quindi l'organico rischia di scendere sotto le 500 unità, quasi 150 uomini in meno di Varese. Come si spiega questo dato? Forse perché Varese ha la fortuna di aver dato i natali a Roberto Maroni, attuale ministro degli Interni? O perché si trova in Lombardia?".

L'on. Rubinato, in attesa di avere risposta dal ministro Maroni, ricorda che con il precedente Governo, anche su sua iniziativa, arrivarono in Veneto 250 Carabinieri, di cui quasi 50 a Treviso: "Ora, di fronte ai nuovi fenomeni di criminalità legati alle mafie straniere e non, non si può pretendere miracoli da un organico di Polizia rimasto quello di vent'anni fa. Senza considerare le condizioni inadeguate in cui sono costretti a lavorare gli agenti. I ministri trevigiani intervengano subito affinché il Ministro dell'Interno disponga l'immediato rinforzo di mezzi ed uomini necessari alla polizia per bloccare questo pericoloso fenomeno nella nostra Provincia.".

"Il grande lavoro svolto dalle forze dell'ordine anche nel corso del 2009 - conclude l'on. Rubinato - merita di essere sostenuto non a parole, ma con i fatti. La sicurezza è un bene primario per i cittadini e non si può garantire a colpi di spot o con le ronde padane. I tre ministri veneti dimostrino che per questo Governo anche il Veneto conta e non solo la Lombardia".

 

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pubblicata il 01 gennaio 2010

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