«Delegittimare il referendum fa male ai veneti» - Il Giornale di Vicenza

23 dicembre 2016

Pagina 8, Regione

«Anche in politica errare è umano, ma perseverare è diabolico. Cosa serve ancora ai consiglieri regionali del Pd per comprendere che continuando a delegittimare il referendum sull'autonomia non stanno facendo l'interesse dei veneti?». La deputata dem, Simonetta Rubinato, bacchetta su Fb i suoi colleghi di partito in Regione che nei giorni scorsi, in occasione della discussione del Collegato alla legge di Stabilità, hanno presentato un emendamento per evitare il referendum. In pratica, proponevano di votare in aula la domanda referendaria - sei d'accordo ad avere un Veneto più autonomo? -: in caso di approvazione dei quattro quinti sarebbe rappresentata l'ampia maggioranza dei veneti, quindi sarebbe inutile spendere 14 milioni di euro per concretizzare il referendum. La proposta è stata sonoramente bocciata dalla maggioranza. Ma lo è idealmente anche da Rubinato che, non è la prima volta, insiste nell'appoggiare la stessa tesi del governatore Zaia: veneti subito al voto. E spiega: «La Corte Costituzionale ha dichiarato la legittimità della consultazione spiegando che "il referendum è uno strumento di raccordo tra il popolo e le istituzioni rappresentative", che "assolve alla funzione di avviare, inuenzare o contrastare processi decisionali pubblici". Non solo. Ha precisato che "il referendum consultivo si colloca in una fase anteriore ed esterna rispetto al procedimento prestabilito all'articolo 116 della Costituzione", cioè la trattativa tra Regione e Governo». Rubinato quindi insiste: «È la stessa Consulta quindi a spiegare come questo tipo di referendum serva per dare forza alla trattativa sull'autonomia, la forza della volontà popolare che serve sia al governo regionale che a quello nazionale per riconoscere le legittime aspettative dei veneti, considerato che la strada è tutta in salita: serve l'approvazione di una legge dello Stato con il voto favorevole delle Camere a maggioranza assoluta dei propri componenti. Tutto ciò premesso, mi chiedo: come può un partito che ha nella sua ragione sociale l'attributo "democratico" non capire che è indispensabile dare la parola ai veneti?». CRI.GIA.

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pubblicata il 23 dicembre 2016

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