"E' con una seria, responsabile ed equa politica di governo della Regione che si possono convincere cittadini, famiglie ed imprese ad accettare i sacrifici per superare la crisi. I veneti, compresi quelli che hanno votato Lega e Pdl alle ultime regionali, sono stufi di proposte demagogiche. Per far lavorare le imprese venete occorre far ripartire gli investimenti pubblici sul territorio, consentendo a Comuni e Province virtuosi di utilizzare le risorse oggi bloccate dal patto di stabilità". L'on. Simonetta Rubinato commenta così la proposta di legge regionale presentata da due consiglieri del Pdl: "Il Centro Destra - ricorda - governa il Veneto da 15 anni, una legge così avrebbe potuto approvarla da tempo. Presentarla ora rischia di suonare come una presa in giro del comparto delle costruzioni gravemente colpito dalla crisi come confermano i dati dell'Ance che registrano nel 2009 la più forte contrazione, rispetto all'anno precedente, nei bandi pubblicati per opere pubbliche, calati del 45,9% nei Comuni e del 46,2% nelle Province".
"La proposta di legge dei consiglieri Pdl è fumo negli occhi. A che serve - si chiede la parlamentare del Pd - modificare le norme per tutelare le imprese venete, sempre ammesso che poi lo si faccia veramente e in tempi rapidi, se poi chi deve fare gli investimenti, Comuni e Province, è bloccato dal patto di stabilità? I veneti sono stanchi di essere presi in giro, chiedono fatti concreti".
L'on. Rubinato, infine, lancia un messaggio ai consiglieri del Pdl, promotori della proposta di legge regionale, per invitarli a "non creare false illusioni ad un comparto che in un anno ha perso 20 mila lavoratori (50 mila se si considera l'indotto) ma a battersi assieme alla sottoscritta e ai sindaci per chiedere che nella manovra correttiva dei conti pubblici varata dal Governo, contrariamente a quanto è stato annunciato, si permetta ai Comuni e Province virtuosi e meno indebitati di fare investimenti con le risorse che già hanno a disposizione. Questo è l'unico modo per tutelare davvero le imprese venete".
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