Scontro politico sul treno delle Dolomiti - Corriere del Veneto

13 novembre 2015

Pagina 13, Cronaca

BELLUNO «Coltivare nuovi scenari trasportistici non significa trascurare la cura delle criticità del complessivo sistema ferroviario regionale». L’assessore regionale alle Infrastrutture Elisa De Berti risponde così alle perplessità espresse dalla Filt-Cgil sul nuovo progetto del «treno delle Dolomiti».  Nel giudicare l’idea del collegamento ferroviario Calalzo-Cortina-Dobbiaco, spiega De Berti, è necessario «uscire subito delle generiche e ritrite accuse sulle consulenze e sullo spreco di denaro pubblico».  E riguardo alla priorità che secondo il sindacato andrebbe data al miglioramento dell’esistente risponde così: «Non si può mettere sullo stesso piano un’azione che ha scopo programmatorio, che si sviluppa in un tempo limitato e che richiede un onere finanziario modesto (il treno delle Dolomiti, Ndr), con interventi complessi, strutturali, molto onerosi, in capo anche ad altri soggetti (gli investimenti sulle attuali linee, Ndr )».  C’è chi comunque si affianca al parere della Cgil. «Siamo sicuri che l’ipotesi del “treno delle Dolomiti” rilanciata da Zaia sia quello di cui hanno più bisogno ora le nostre comunità montane del Cadore? - si chiede la deputata del Pd Simonetta Rubinato - Va garantita innanzitutto la certezza dei collegamenti per i pendolari nel periodo invernale. Zaia dovrebbe sapere che già 25 anni fa uno studio di fattibilità promosso dall’ente regionale aveva decretato l’insostenibilità economica e sociale di questa idea».  Intanto in Provincia ci si interroga anche sull’immediato futuro. Il 13 dicembre entrerà in servizio il nuovo orario invernale che, nei piani di Trenitalia, prevede il taglio di diverse corse dirette per Padova con cambio obbligato a Montebelluna. 

Il vicepresidente della Provincia Roberto Padrin ha inviato una sintesi delle posizioni di sindaci all’assessore De Berti, che dovrà curare la proroga del contratto con Trenitalia in attesa della gara regionale sul trasporto ferroviario. Tra le richieste del Bellunese, la certezza degli investimenti, la garanzia di puntualità dei treni per garantire le coincidenze e uno studio di fattibilità sull’elettrificazione della Montebelluna-Calalzo (attualmente percorsa solo dalle locomotrici diesel). 

SCARICA L'ARTICOLO IN PDF


pubblicata il 13 novembre 2015

<<
<
 ... 970971972973974975976977978 ... 
>
>>
ritorna
 
  Invia ad un amico