"In questo momento di crisi economica e di caduta della credibilità della politica occorre che il Pd abbia il coraggio di essere il partito che si impegna per il cambiamento di cui ha bisogno il Paese per diventare finalmente moderno, civile". E' questo l'auspicio dell'on. Simonetta Rubinato dopo aver partecipato all'assemblea nazionale del Partito Democratico, conclusasi oggi a Roma. "La crisi può esserci d'aiuto, perché ci costringe a cambiare, dentro e fuori il partito. Basta discutere su schemi superati, come destra e sinistra, basta farci definire come un partito di sinistra e conservatore. Parole come legalità, crescita e rigore devono tradursi subito in una credibile proposta innovativa e alternativa alla manovra che a breve sarà portata in parlamento dal Governo Berlusconi".
Sulla manovra finanziaria annunciata a grandi linee dal ministro Tremonti e tema di discussione durante l'assemblea dei democratici, l'on. Rubinato ha le idee chiare: "No a ulteriori sacrifici per i redditi bassi, sì ad un maggior contributo di quelli più alti, sì ad una riforma del fisco per renderlo più leggero per imprese e lavoratori spostandone il peso sulle rendite e sui patrimoni, sì ai tagli dei costi diretti e indiretti della politica insieme ad una ferma lotta all'evasione per reperire le risorse necessarie a garantire la crescita, a fare gli investimenti su green economy, ricerca e sviluppo, ed a riformare un welfare rendendolo a misura delle donne lavoratrici e dei più giovani".
L'on. Rubinato commentando relazione del segretario nazionale dice: "Mi è piaciuto il fatto che anziché parlare del partito si sia cominciato a parlare dei problemi degli italiani, a discutere, a fare proposte innovative per essere davvero alternativi a Berlusconi dando una prospettiva al Paese e ai giovani in particolare. E conclude: "Mi sarebbe piaciuto anche che avesse fatto un po' più di autocritica rispetto alla linea politica uscita vincitrice alle primarie ma sconfitta dalle recenti elezioni, riaffermando la vocazione maggioritaria del Lingotto e riconoscendo con maggior forza la pluralità del partito. Da domani il Pd dovrà confermare con i fatti i buoni propositi emersi dall'assemblea nazionale".
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