Via del Mare, indagini necessarie

30 gennaio 2015

“Dopo tutto quello che sta emergendo dalle indagini della magistratura sulle infrastrutture in Veneto, mi pare che porre l’attenzione sul metodo con cui esse sono state progettate e realizzate fino ad oggi, alimentando in taluni casi il sistema dei fondi neri, non sia affatto una perdita di tempo. Vogliamo vederci chiaro perché si stanno spendendo soldi dei cittadini ed è giusto chiederci se le soluzioni progettuali individuate sono le più sostenibili in termini economici e per il territorio. Nel caso specifico del progetto di finanza sulla Via del Mare avevamo i nostri dubbi. E forse non sbagliavamo”. Simonetta Rubinato, deputata del Pd - firmataria di un’interrogazione parlamentare, inviata anche a Cantone, presidente dell’autorità anti corruzione, con cui chiedeva la sospensione della procedura di affidamento dei lavori della strada a pedaggio verso le spiagge per verificare la legalità dell’iter seguito - risponde alle preoccupazioni espresse dal sindaco di Jesolo e dagli albergatori del litorale. 

“Chi da tempo chiede di cambiare il modo con cui vengono progettate e realizzate le infrastrutture pubbliche  - spiega - non appartiene per forza al partito del no, ma a quello del buon senso. In tempi di risorse limitate non va sprecato neanche un euro di soldi pubblici, tanto meno in quei progetti di finanza che hanno favorito solo imprenditori sleali e politici collusi. Le infrastrutture vanno fatte perché risultano necessarie per i bisogni di cittadini e imprese, sulla base di una più ampia visione di sistema, di analisi trasparenti sui costi e benefici delle stesse, secondo progettazioni che tengano conto di tutti gli interessi in gioco comparando le varie alternative possibili, non certo per soddisfare gli interessi di qualche consorteria d'affari”.

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pubblicata il 30 gennaio 2015

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