Pagina 7, Primopiano
VENEZIA Un Veneto con maggiore autonomia rispetto alle altre Regioni a statuto ordinario? Per il governo, centralista anziché no, la cosa non si può fare: il sottosegretario Ivan Scalfarotto, intervenuto ieri alla seduta della commissione Affari Costituzionali della Camera, ha ribadito formalmente il parere contrario dell’esecutivo all’emendamento presentato dalla deputata trevigiana del Pd, Simonetta Rubinato, che mira per l’appunto ad attribuire condizioni particolari di autonomia, simili a quelle garantite dagli statuti speciali, alle Regioni - leggasi principalmente il Veneto, in perenne fermento autonomista - che presentino adeguati indici di virtuosità amministrativa.
La questione, però, non è finita qui. Avendo trovato sponda nei parlamentari di altri gruppi, soprattutto di opposizione - il leghista Matteo Bragantini, per esempio, ha messo a verbale di voler sottoscrivere l’emendamento della collega Pd -, Rubinato ha deciso di giocarsi la carta più alta: ha ritirato l’emendamento in commissione, onde evitare una più che probabile bocciatura, ma lo riproporrà tale e quale in aula a Montecitorio, la settimana prossima, quando la Camera affronterà il disegno di legge di riforma costituzionale. «Il Veneto - ha ribadito - chiede una risposta: confinando con due regioni a statuto speciale, più di altre soffre le enormi disparità».