Pagina 2, Primopiano
PADOVA Se vincerà le primarie, e riuscirà ad imporsi come candidata del centrosinistra alle Regionali del 2015, Alessandra Moretti metterà in campo una sua lista civica. E’ emerso ieri, nel corso del programma «Xnews» di Antenna Tre Nordest. Ma quali nomi saranno presenti nell’elenco? Presto per dirlo. Secondo l’europarlamentare democrat dovrebbero trovarvi posto esponenti della società civile, e cioè «imprenditori, artigiani, agricoltori, operai: mi piacerebbe che il meglio del Veneto fosse rappresentato. Comunque sia, una lista lontana dai partiti, che d’altra parte avranno le loro». Lo stesso Pd starebbe ragionando su una o due civiche, da affiancare alla compagine ufficiale. Per la Moretti, l’avversario non è né Simonetta Rubinato né Antonino Pipitone (Idv), con i quali avrà a che fare per le primarie; «il mio avversario è Zaia, che è un uomo del territorio, e che metterò alla prova sul territorio. Mi si vedrà nelle scuole e per le piazze». Quanto alle alleanze in corso, la Moretti è «per allargare il progetto a chi vuole starci»; ma chi ha avuto a che fare con i recenti scandali (sia a destra che a sinistra) «faccia un passo indietro. Io d’altra parte guarderò alle persone, e non alle appartenenze». Quanto alla questione degli industriali che si fanno sponsor della politica, secondo l’europarlamentare «chi sostiene un candidato, in realtà appoggia un’idea. E nessuno deve avere paura di esporsi. Mi attendo il sostegno degli imprenditori, così come delle famiglie. Abbiamo voluto, con forza, abolire il finanziamento pubblico ai partititi. E, per quanto mi riguarda, ho pubblicato nomi e cifre di chi mi ha sostenuto alle ultime elezioni». Ora, se lo slogan di Zaia è «Prima il Veneto», qual è quello della Moretti? «Potrebbe essere “Un Veneto forte” o “Un Veneto leader”». Quanto infine all’accusa d’essere una «candidata seriale», la Moretti l’ha messa così: «Ci sono scelte condivise con il partito e sfide a cui non puoi dire di no. Alle Europee, è stato il premier Renzi a chiedermi di candidarmi; e ora si tratta di portare a casa un risultato straordinario. Ma non mi sarei candidata senza condivisione, e le primarie le ho chieste io, sono un bagno di democrazia». La Moretti, che non si definisce «renziana», «pur sostenendo Renzi», afferma di sapere dell’esistenza di un «partito conservatore, trasversale, anche nel Pd, avverso alla mia elezione». Intanto gli altri due competitor in pista per le primarie, Pipitone e Rubinato, continuano nella difficile missione di raccogliere le 4 mila firme a sostegno della loro candidatura. Oggi, a Padova, arriverà il segretario dell’Italia dei Valori Ignazio Messina a sostegno di Pipitone mentre Rubinato sbarra la porta a qualunque ipotesi di deroga, a cominciare dall’abbassando della soglia delle firme: «Una forza politica che si candida a governare il Veneto per essere credibile dovrebbe essere capace di rispettare le regole che si è data». No secco anche alla possibile alleanza con Ncd («Come si può pensare di stringere patti con coloro che fanno parte del sistema di potere che governa il Veneto da un ventennio?»), argomento condiviso dall’area Civati. Infine, una stilettata al segretario Roger De Menech: «Prendo atto che incontra con Alessandra i rappresentanti di altre forze politiche come se le primarie fossero già state fatte». Marco de’ Francesco