Primarie Pd, chi le vuole firmi per la mia candidatura

06 novembre 2014

Con l’hasthag ‘#sepolfar!’ (declinazione veneta del più famoso ‘yes we can’) Simonetta Rubinato lancia il suo appello ai veneti perché sottoscrivano la sua candidatura per consentire lo svolgimento delle primarie del centro sinistra del 30 novembre per la scelta del candidato presidente in vista delle elezioni regionali della primavera 2015.

L’appello, che sarà stampato in 100 mila copie ed inviato a tutti gli iscritti del Pd, vuol essere anche un primo anticipo sulle priorità che spingono la parlamentare trevigiana (per 10 anni sindaco di Roncade) a lanciare la sfida, prima agli altri candidati alle primarie e poi a Zaia. “Il Veneto – si legge – è regione che merita di contare molto di più, in Italia e tra le regioni europee. Perché formato in maggioranza di gente la cui ricchezza, come diceva Giorgio Lago, ha i calli alle mani e che ha costruito un tessuto culturale, sociale ed economico secondo a nessuno, fondato sui valori dell’onestà, laboriosità, solidarietà familiare e sussidarietà, valori che sono stati traditi dal sistema di potere intessuto di corruttela ed arroganza emerso dall’azione della magistratura”. 

Seguono poi gli impegni, a partire da quello di dimettersi da deputato anche all’opposizione “per potermi dedicare per l’intero mandato alla guida di una squadra rinnovata”. Non manca il cavallo di battaglia, ovvero il riconoscimento al Veneto di regione autonomia ai sensi dell’art. 116 terzo comma della Costituzione “chiedendo da subito – precisa Rubinato – le competenze in materia di istruzione, beni culturali ed ambiente”. Come pure il tema delle grandi opere per cui si prevede una programmazione secondo priorità basate sui bisogni di mobilità di persone e imprese “senza prescindere – precisa la candidata – da un’analisi costi-benefici trasparenti e dall’introduzione del metodo del dibattito pubblico”. E ancora l’elaborazione di un piano strategico per realizzazione una ‘smart land’ inclusiva e competitiva, oltre ad una gestione del territorio che crei valore a favore delle persone, organizzazioni sociali e piccole e medie imprese che perseguono uno sviluppo ecosostenibile. Un elenco di punti programmatici che tocca che prevede anche la lotta alla corruzione, una sanità non più a misura degli interessi di chi realizza i progetti di finanza; un welfare generativo, la rigenerazione urbana e nuovi stili di vita. 

“Io credo che un cambiamento del Veneto sia possibile – conclude Simonetta Rubinato – sulla spinta dell’innovazione che significa governare prendendo decisioni che migliorino la qualità della vita dei cittadini, anche dei più deboli, non intaccando però più le risorse e le opportunità per i bambini di oggi e di domani”.

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pubblicata il 06 novembre 2014

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