BarCamp a Refrontolo: il Veneto diventi modello di sviluppo sostenibile

20 settembre 2014

Maggiore prevenzione e nuovi stili di vita. Sono questi le armi migliori per combattere il rischio idraulico: lo dicono i veneti che, commentando il dissesto idrogeologico, puntano poi il dito contro l’eccessiva cementificazione e uno sviluppo disordinato del territorio. I dati emergono da una ricerca realizzata dall’istituto Quaeris di Treviso presentata stamane in apertura del BarCamp di Simonetta Rubinato che ha scelto Refrontolo, località toccata dalla grave tragedia costata la vita a quattro persone, per parlare di temi importanti in vista delle elezioni regionali della primavera 2015.

Per ridurre l’impatto di queste calamità naturali, il 56,4% degli intervistati consiglia di garantire una costante manutenzione. Per il 37,8% del campione è inoltre molto importante incrementare le opere di prevenzione idraulica (37,8%). Seguono poi, a maggior distanza, altri aspetti come l’educazione delle persone a nuovi stili di vita e comportamenti (24,6%) ed il monitoraggio costante delle zone a rischio (24,5%).

Il problema del dissesto idrogeologico è stato oggetto del dibattito, nella sala di villa Battaglia-Spada, durante il quale sono intervenuti Pierpaolo Campostrini, direttore del Corila (“la soluzione non va cercata sotto il profilo giuridico, di leggi buone ce ne sono già troppe, ma è necessaria un’azione culturale”), il geologo Giuseppe Negri (“vigneti sotto accusa? Il problema è la speculazione come in ogni settore dove essa si verifica”), Giuseppe Baldo, ingegnere, presidente del Cirf (“la politica deve invertire la rotta, non si può continuare a spendere di più per riparare i danni rispetto alla realizzazione di opere e interventi e bisogna informare la gente perché impari a convivere con il rischio idraulico”).

Simonetta Rubinato, sostenendo la proposta del sindaco Loredana Collodel di dar vita alla ‘carta di Refrontolo’, ha auspicato che il prossimo governo regionale ponga a tema lo sviluppo sostenibile, per coniugare rispetto dell’ambiente con la valorizzazione delle risorse di cui il nostro territorio è ricco a fini economici e turistici”.

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pubblicata il 20 settembre 2014

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