Il Decreto della Presidenza del consiglio dei ministri del 13 giugno scorso che risponde alla richiesta di 380 Comuni di spazi finanziari per gli esercizi 2014 e 2015, per utilizzare risorse proprie bloccate dal patto di Stabilità per interventi di messa in sicurezza degli edifici scolastici, é stato finalmente pubblicato (clicca qui). Una boccata d'ossigeno non solo per gli enti locali, ma anche per le imprese e l'economia: questa sì è una vera e propria misura per la crescita, tanto più necessaria viste le ultime notizie sull'ulteriore crescita del nostro debito pubblico.
Ricordo che il piano di edilizia scolastica è stato fortemente voluto dal presidente del Consiglio, Matteo Renzi, fin dal suo discorso di fiducia alle Camere del 24 febbraio 2014 e anticipato ai sindaci del nostro territorio nella sua prima visita da premier proprio qui a Treviso. Un piano, composto da tre principali filoni (clicca qui), che coinvolgerà complessivamente 20.845 interventi in edifici scolastici per investimenti pari a 1.094.000.000 di euro. Quattro milioni di studenti e una italiana su due sono protagonisti di questo primo progetto, che porta nell’arco del biennio 2014-2015 ad avere scuole piùbelle, piùsicure e piùnuove.
Seguiranno infatti a breve altre misure, a partire dagli ulteriori 400 milioni di euro assegnati il 30 giugno scorso dal CIPE con i quali si potrà soddisfare la quasi totalità delle graduatorie regionali dei comuni - circa 2.500 - che hanno chiesto finanziamenti per l'edilizia scolastica sulla base del c.d. Decreto del Fare del Governo Letta (ricordo che nel predetto provvedimento erano stati inizialmente stanziati 150 milioni, con i quali si era fatto fronte ad un primo gruppo di 692 domande). Sono invece ancora bloccati i 900 milioni di euro (da fondi BEI) giàprevisti dal decreto legge c.d. Carrozza e che il Ministero dell'Istruzione spera di poter sbloccare per l'autunno.
La pubblicazione del Dpcm é una buona notizia anche per il nostro territorio, come avevo anticipato in una intervista alla Vita del Popolo (clicca qui), essendo stati sbloccati in questa fase 57 interventi nel Veneto per complessivi 64.894.306,18 euro: vedremo finalmente aprire dei cantieri per mettere in sicurezza e ampliare gli edifici scolastici dando lavoro anche alle imprese locali. E' dal 2008 che in Parlamento presentavo emendamenti per far uscire dal patto di stabilità gli investimenti per le scuole e finalmente si comincerà a vedere qualche risultato. Ora occorre vigilare perché le pastoie burocratiche non frappongano ulteriori ritardi. Rimangono comunque aperte le problematiche di alcuni comuni , come ad es. la vicenda del nuovo plesso scolastico di Asolo che non è tra gli interventi di questo primo blocco e su cui ho sollecitato l'attenzione del Ministero visto che stiamo parlando di un intervento rilevante di costruzione di un nuovo edificio scolastico con tecniche antisismiche per il quale il Comune aveva anche ottenuto dei finanziamenti regionali, nonché del nuovo plesso di Carbonera, su cui nella precedente legislatura avevo presentato un'interrogazione. Inoltre altri sindaci del territorio mi hanno segnalato di non aver avuto risposta positiva su richieste contenute di spazi di Patto di Stabilità, accolte invece per altri comuni. Su questi casi mi sto attivando con il sottosegretario Roberto Reggi.