"Se oggi i cittadini veneti che risiedono nei circa 350 comuni colpiti dal maltempo dello scorso gennaio possono sospendere il versamento delle tasse e dei contributi fino al 31 ottobre, lo si deve proprio a quella delibera della Presidenza del Consiglio che Zaia la scorsa settimana aveva bollato come ‘scandalosa'. Se i suoi consulenti fossero stati più attenti non gli avrebbero suggerito un'uscita così incauta. La delibera con cui il Governo ha dichiarato lo stato di emergenza era infatti la 'conditio sine qua non' per dare attuazione alla norma che noi parlamentari, con lavoro bipartisan, nel marzo scorso abbiamo fatto inserire nel decreto n. 4 del 2014, per il rinvio degli adempimenti fiscali e contributivi, quantificati dal Mef per il Veneto in poco meno di un miliardo di euro, beneficio questo che, come ha ammesso lo stesso Governatore, non si vedeva dai tempi della precedente alluvione". Lo affermano Simonetta Rubinato e Sara Moretto, parlamentari del Pd tra le cofirmatarie dell'emendamento poi accolto dal Governo.
"In merito poi alle risorse per far fronte ai danni causati dal maltempo - specificano le deputate - la Protezione civile ha già quantificato in 137 milioni di euro gli interventi di somma urgenza e il Governo sta lavorando per reperire almeno una prima parte dei fondi necessari. E Zaia sa benissimo che la coperta è sempre più corta, visto che nel 2010 quando ha lasciato il lavoro di Ministro nel Governo Berlusconi i fondi a disposizione del Ministero dell'ambiente per il dissesto idrogeologico erano stati ridotti a 147 milioni rispetto ai 551 stanzianti nel 2008, con un taglio di oltre il 70%. Con l'ultima finanziaria abbiamo cominciato a rimpolpare il capitolo e il Governo sta lavorando per recuperare altre risorse dai finanziamenti assegnati in passato ma non ancora utilizzati".
Simonetta Rubinato e Sara Moretto invitano infine il presidente Zaia a "lavorare insieme, senza inutili polemiche sulla stampa, per far sì che una parte di queste risorse possa essere destinata al nostro Veneto".
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