Autonomia Veneto, Zaia non perda tempo

17 dicembre 2013

"Spiace che Zaia non abbia compreso che l'emendamento approvato domenica notte in Commissione Bilancio della Camera rappresenta un fatto assolutamente innovativo. Si tratta infatti del primo intervento adottato dal legislatore, dopo la riforma del Titolo V nel 2001, per attuare il percorso verso il riconoscimento dell'autonomia differenziata delle regioni a statuto ordinario prevista dall'art. 116 della Costituzione in una o più materie concorrenti". Simonetta Rubinato, promotrice dell'emendamento inserito nella legge di stabilità, replicando al presidente della Regione Veneto, Luca Zaia, spiega le novità di una norma che pare destinata a far finalmente decollare la procedura con cui una singola Regione può chiedere allo Stato una maggiore autonomia su determinate materie sulla base della capacità a gestirle in modo responsabile, con più efficienza e minor spesa. Percorso che continuerà anche se dovesse cambiare il governo nazionale o regionale dopo che sia stata avviata la trattativa. "In questo modo - osserva la parlamentare veneta del Pd - viene applicato il principio di continuità degli organi e delle funzioni".

La norma inoltre prevede una procedura accelerata: infatti si applica a partire dalle iniziative presentate prima dell'entrata in vigore della legge di stabilità. "Se il Governatore o il Consiglio regionale del Veneto hanno già pronta una proposta in tal senso - incalza l'on. Rubinato - non perdano ulteriore tempo ma la inviino subito al presidente del consiglio Letta. Il Governo, in forza della nuova norma, dovrà attivarsi entro 60 giorni dall'entrata in vigore della legge di stabilità. Se non c'è l'hanno, Zaia spieghi ai veneti perché non si sono ancora attivati, limitandosi a inseguire slogan o illusioni, come l'ultimo dell'indipendenza. L'autogoverno si conquista con la concretezza".

La deputata del Pd conclude con un invito al presidente del Veneto: "lasciamo da parte le partigianerie e lavoriamo insieme per un unico traguardo. Prendiamo ad esempio gli amici di Trento e Bolzano che da bravi montanari sanno che per arrivare in vetta non ci sono scorciatoie, ma bisogna fare passo dopo passo". Oggi un mattone in più verso un Veneto più autonomo è stato messo.

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pubblicata il 17 dicembre 2013

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