Truffati Nardin, sospendere obblighi fiscali

09 dicembre 2013

Il caso dei commercianti e artigiani di Jesolo truffati dal ragioniere Nicola Nardin finisce in Parlamento. Si tratta di una quarantina di attività cui non sono stati versati Iva e contributi, dal 2008 in poi, per un importo che si aggira attorno ai 2 milioni di euro. E che ora rischiano di dover chiudere l'attività per far fronte al pagamento delle cartelle esattoriali con gravate di sanzioni, interessi ed aggi sui tributi erariali non versati dal ragioniere a cui si erano affidati.

"Purtroppo - spiega l'on. Simonetta Rubinato (Pd) che nei giorni scorsi ha depositato alla Camera un'interrogazione al Ministero dell'economia e delle finanze, firmata anche dal collega Alessandro Pagano (Ncd) - non sono i soli contribuenti a trovarsi in questa situazione a causa della condotta fraudolenta da parte di consulenti fiscali e tributari fiduciariamente delegati. Dopo aver operato in buona fede e denunciato all'autorità giudiziaria la truffa, oggi si trovano impossibilitati a far fronte alle richieste da parte dell'Agenzia delle entrate. Chiediamo al ministro Saccomanni di intervenire adottando i provvedimenti utili ad evitare che i contribuenti truffati debbano pagare sanzioni e interessi".

A tale scopo i deputati Rubinato e Pagano avanzano anche la richiesta di sospendere gli obblighi fiscali derivanti dagli accertamenti e dalle cartelle esattoriali notificate fino alla data di conclusione dei procedimenti penali e civili. "Soltanto così - concludono - possiamo evitare che molte aziende di piccole dimensioni siano costrette a chiudere i battenti".

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pubblicata il 09 dicembre 2013

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