Stop alle contraffazioni agroalimentari

05 dicembre 2013

"Tutelare i prodotti agroalimentari made in Italy significa sostenere un comparto che rappresenta, con i suoi 53 miliardi di euro, oltre il 17% del Pil ed impegna quasi un milione di imprese. Ma significa anche offrire maggiori garanzie di sicurezza e salute ai consumatori italiani. Per questo, dopo aver aderito alle manifestazioni promosse in questi giorni dalla Coldiretti, abbiamo presentato in Parlamento cinque interrogazioni per sollecitare il Governo, e in particolare i ministri dell'Agricoltura e della Salute, ad adottare tutte le iniziative utili a contrastare il fenomeno della contraffazione". Lo affermano Simonetta Rubinato e Floriana Casellato, parlamentari del Pd che nei giorni scorsi hanno incontrato i vertici della Coldiretti trevigiana per discutere della difficile situazione che interessa anche gli allevatori e i produttori della Marca.

"Per difendere l'agroalimentare italiano, unanimemente riconosciuto anche all'estero per la sua eccellenza - spiegano le deputate democratiche - è indispensabile e urgente mettere in atto tutte le misure di contrasto di pratiche commerciali che creano una sleale concorrenza, con prezzi inferiori ai costi di produzione medi, e immettono sul mercato italiano prodotti di dubbia qualità anche dal punto di vista sanitario. Visto che le norme già esistono, vanno intensificati i controlli sui prodotti che provengono dall'estero soprattutto nel comparto della carne suina".

Rubinato e Casellato chiedono inoltre al ministro dell'Agricoltura di fare chiarezza per sapere se Isa, l'istituto sviluppo agroalimentare, abbia concesso investimenti ad imprese coinvolte nel mondo della produzione del finto made in Italy, ‘pregiudicando così - spiegano - gli interessi dei cittadini e dei consumatori italiani che dovrebbe invece tutelare in quanto società finanziaria con un unico socio, il Ministero stesso". 

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pubblicata il 05 dicembre 2013

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