Carceri: situazione grave anche a Treviso

12 gennaio 2010

"Finalmente il Governo ha preso atto della drammatica situazione in cui si trovano le carceri italiane. Io stessa, visitando prima di Natale gli istituti penitenziari di Treviso, ho potuto constatare le condizioni poco dignitose in cui vivono i detenuti e verificare come sia alto il rischio di rivolte". L'on. Simonetta Rubinato commenta l'annuncio dato oggi in Parlamento dal Ministro Alfano, durante il dibattito sulle mozioni concernenti la situazione del sistema carcerario italiano. "Alfano ha annunciato che domani proporrà al Consiglio dei Ministri di dichiarare lo stato di emergenza. Si tratta - commenta la parlamentare trevigiana - di un'ammissione che attesta il fallimento dell'operato del CentroDestra ma allo stesso tempo conferma che il Governo finalmente ha aperto gli occhi su una situazione che sta per esplodere".

"E' positivo che il Ministro abbia deciso di intervenire, anche se con una dichiarazione di stato di emergenza. Vigileremo perché il Governo agisca nella massima trasparenza - promette l'on. Rubinato che ha sottoscritto la mozione Franceschini discussa oggi alla Camera -. Nel piano del ministro Alfano, infatti, si annunciano interventi straordinari sull'edilizia carceraria, aumento degli organici, ma anche norme di accompagnamento sul sistema sanzionatorio per coloro che devono scontare un piccolo residuo di pena, ovvero norme che mirano a deflazionare la presenza nelle carceri. Su questo tema saremo particolarmente vigili".

"Mi auguro che gli interventi che verranno assunti dal Governo - conclude l'on. Simonetta Rubinato - abbiano ricadute positive anche sulla Casa Circondariale e l'Istituto Penale per i Minori di Treviso. Avere delle carceri più adeguate è necessario anche per garantire più sicurezza e certezza della pena. Ma non si tratta soltanto di spazi edilizi, le carceri di Treviso, come ho potuto personalmente verificare di recente, necessitano di organici adeguati ma anche di risorse per la gestione ordinaria e per garantire percorsi di recupero e inserimento sociale dei detenuti, soprattutto nel caso dei minori".

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pubblicata il 12 gennaio 2010

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