Trasferimento 1° FOD di Vittorio Veneto: decisione da rivedere perché antieconomica

13 luglio 2013

unofod_vittoriovenetoVenerdì 12 luglio ho depositato con i Colleghi Floriana Casellato e D’Arienzo un’interrogazione sul controverso caso del trasferimento del 1° comando forze di difesa con sede in Vittorio Veneto (clicca qui), soppresso inopinatamente dal Ministro della difesa con un proprio decreto il 20 febbraio 2013, mentre
la legge delega n. 244 del 2012 ha previsto che sia il Governo a procedere con propri decreti per razionalizzare lo strumento militare nel senso di un contenimento dei costi e di un efficientamento delle strutture e degli strumenti. Il comando sarà trasferito alla caserma Predieri di Firenze.

Tale destinazione suscita una serie di dubbi sulla praticabilità del trasferimento di circa 500 unità tra ufficiali, sottufficiali, volontari e impiegati/operai civili in una caserma che versa in stato di degrado e che sembra richiedere una costosa ristrutturazione di circa una decina di milioni di euro nei prossimi tre anni (senza contare che sarebbero stato realizzato invano l’investimento già effettuato per la ristrutturazione del Palazzo Piccin a Vittorio Veneto), cui va aggiunto il costo di circa un milione di euro per le indennità da corrispondere al personale a seguito della riallocazione. Abbiamo quindi chiesto al Ministro della difesa ”se corrispondano al vero i costi indicati, quanto agli investimenti già realizzati su Palazzo Piccin e a quelli preventivati per la ristrutturazione della caserma Predieri, quale sia l'analisi effettuata dei costi di gestione delle due sedi di Vittorio Veneto e di Firenze e se vi sia stata una verifica sull'effettivo conseguimento degli obiettivi di razionalizzazione e riduzione delle spese;  se sia stata valutata o non sia da valutarsi, in alternativa al trasferimento, la permanenza a Vittorio Veneto della sede del comando 1o FOD seppur accompagnata dalla riduzione/razionalizzazione delle attuali sei strutture;  se non ritenga opportuno riesaminare le ragioni alla base del provvedimento già assunto dal Ministro della difesa nell'ambito del complessivo riassetto delineato con i decreti legislativi di cui alla legge n. 244 del 2012, assicurando oltre ad una effettiva spending review anche la procedura di consultazione delle Camere sui predetti decreti come previsto dal summenzionato ordine del giorno 9/5569/22”.

Mentre stiamo operando affinché l’interrogazione venga quanto prima calendarizzata in Commissione Difesa, con la Collega Casellato stiamo organizzando per il prossimo 22 luglio una visita con il Capogruppo del Pd in Commissione Difesa, on. Scanu, oltre che al 1° FOD di Vittorio Veneto, al Comando Divisione Unita' Mobili Carabinieri a Treviso di cui è stato disposto il trasferimento a Roma, anche qui senza che si risparmi un euro, ma solo per accentrarlo nella capitale (clicca qui), ed infine al Nato Cimic Group di Motta di Livenza (TV), unico reparto dell’Alleanza Atlantica dedicato alla cooperazione civile e militare di cui l’Italia detiene la leadership (clicca qui), che di recente la neo presidente Debora Serracchiani ha inopinatamente chiesto al Ministro della difesa Mauro di trasferire in Friuli Venezia Giulia.

pubblicata il 13 luglio 2013

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