Carcere, nessun indulto ma sì alle pene alternative

07 luglio 2013

carcereGiovedì 4 luglio abbiamo votato in Aula il disegno di legge di delega al governo in materia di pene detentive non carcerarie e disposizioni in materia di sospensione del procedimento con messa alla prova e nei confronti degli irreperibili. I sì al provvedimento sono stati 357, i no 123. A favore hanno votato Pd, Pdl e Scelta civica. Contrari Lega Nord, Fratelli d'Italia e M5S. Il disegno di legge passa ora all'esame del Senato. Sono 15 gli articoli del provvedimento, con cui il Governo è delegato a introdurre nell'ordinamento pene detentive non carcerarie, viene disciplinata la sospensione del procedimento penale con messa alla prova dell'imputato ed è disciplinata la sospensione del procedimento nei confronti degli irreperibili.
 
Il provvedimento incide sulla situazione emergenziale delle carceri e permette di diminuire il carico dei procedimenti penali. Si tratta di un primo passo per ripensare il sistema delle pene in attuazione della sentenza della Corte europea dei diritti dell'Uomo che ha condannato l'Italia per il problema del sovraffollamento carcerario. Le nuove norme mirano ad individuare una giusta proporzione della sanzione penale in relazione al bene violato, alla gravità del comportamento in concreto e alla pericolosità sociale dell'imputato. Un primo importante tassello di una riforma di sistema più ampia che dovrà risolvere le criticità della giustizia penale nel medio-lungo periodo. Nessun indulto, quindi, e nessuno sconto di pena, come invece ha sostenuto una strana opposizione giustizialista fatta da Lega Nord, Fratelli d'Italia e M5S.
 
 
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pubblicata il 07 luglio 2013

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