Il mio ringraziamento ed il mio impegno

03 marzo 2013

montecitorioQuando lunedì 25 sera scorso mi hanno confermato da Roma che per soli 100.000 voti il centrosinistra ha la maggioranza dei seggi alla Camera, ma non al Senato, mentre il Movimento 5 Stelle è divenuto il primo partito, stavo ascoltando su Sky Tg24 Alfano che preannunciava che il Pdl aveva intenzione di chiedere al Ministro Cancellieri di dichiarare che l'esito delle elezioni è stato di parità. Un'evidente dichiarazione di guerra, cui è seguita nei giorni successivi l’offerta tattica di Berlusconi di collaborare su un programma di governo per  senso di responsabilità verso il Paese, lo stesso per cui evidentemente ha deciso di far cadere prima del tempo il governo Monti. Nei giorni successivi Grillo ha dato del ‘morto che cammina’ a Bersani, rifiutando ogni proposta di intesa per insediare un nuovo Governo.

Spero di sbagliarmi, ma temo che non sarà possibile governare a lungo in queste condizioni. Tuttavia sento il dovere di ringraziare tutti gli elettori che con il loro voto mi hanno riconfermata alla Camera e tutti gli amici del Partito Democratico per il lavoro fatto sul territorio durante questa lunga campagna elettorale con grande generosità. Vi assicuro la continuità del mio impegno per dare voce ai bisogni e alle istanze della comunità veneta, dalle famiglie ai lavoratori, dai giovani agli anziani, dalle imprese ai comuni. Per il resto attendiamo le decisioni del Capo dello Stato e i passaggi di verifica in Parlamento previsti dalla Costituzione per capire se sarà possibile dare un governo al nostro Paese. Quanto al Partito Democratico, come ho dichiarato già lunedì sera nella trasmissione cui ho partecipato in diretta su ReteVeneta, la dirigenza eserciti sì il senso di responsabilità per essere arrivati primi senza vincere, ma senza alcun inciucio, tanto meno con il Pdl.

Certo, siamo tutti preoccupati della situazione di grave instabilità istituzionale in cui versa il Paese. Tuttavia giovedì 28 febbraio scorso, mentre guardavo l’elicottero che trasportava il Papa emerito Ratzinger a Castelgandolfo lasciando vacante anche la sede papale, mentre provavo un senso di vuoto sapendo che, per una sorta di esilio, non lo rivedremo più, ho fatto questa riflessione. Con le sue dimissioni il Papa ha trasmesso un messaggio importante e non solo alla Chiesa: la capacità di respingere la tentazione luciferina di conservare il potere quando in coscienza si sa di non avere le forze per svolgere appieno la propria missione.

Dunque assumersi delle responsabilità non significa essere disposti a tutto, neanche in politica.

In questo senso sono del resto le tantissime email e messaggi che mi arrivano da voi e che sono per me davvero preziosi per conoscere emozioni, preoccupazioni ed opinioni del popolo vero.


pubblicata il 03 marzo 2013

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