"Di fronte al risultato del voto, il Pd deve fare autocritica. Da un lato il partito ha pagato enormemente la sua scelta responsabile di sostenere il governo Monti per far uscire il Paese dall'emergenza, dall'altra ha scontato l'incapacità di interpretare il cambiamento, troppo convinto che il successo delle primarie si sarebbe tramutato automaticamente in un successo alle politiche. Così non è stato, e ora bisogna trarne le conseguenze sul piano politico". Lo afferma Simonetta Rubinato, risultata eletta alla Camera nella circoscrizione Veneto 2. "E' stato un errore abbandonare la vocazione originaria di un Pd maggioritario che parla direttamente al cuore e alla testa degli elettori e delle elettrici - continua la parlamentare veneta - per discutere invece di alleanze e tattiche, come pure non tener conto che sulla scheda elettorale, per effetto di questa legge, non c'erano i nomi dei candidati locali, ma il simbolo di un partito che agli occhi della maggioranza degli italiani è stato associato all'apparato e ai volti delle icone del passato".
In merito alle prospettive future, l'on. Rubinato non ha dubbi: "Ognuno, ora, deve assumersi le proprie responsabilità, Grillo compreso. Valutiamo se in Parlamento ci sono, come spero, i numeri per cambiare la legge elettorale, fare una legge sul conflitto di interessi, ridurre ulteriormente i costi della politica e poi torniamo a dare la parola agli elettori". In merito al rischio di una crisi finanziaria e un nuovo allarme sui conti pubblici, l'on. Rubinato suggerisce "di rinunciare all'acquisto dei novanta F35 utilizzando i 15 miliardi di euro risparmiati per fare una mini manovra correttiva. Credo - conclude - che i parlamentari del 5 Stelle non chiedano altro".