"Se vuoi costruire una nave, non chiamare le persone per raccogliere legna e tagliare tavole, ma cerca piuttosto di risvegliare in loro la passione e la nostalgia per il grande mare"
(Antoine de Saint Exupery)
Cari amici, care amiche, ho scelto questa frase per provare a significare in breve, anche a chi non mi conosce personalmente, il senso ed il modo del mio impegno in politica, dove sono approdata quasi a quarant'anni d'età, provenendo dalla società civile, come avvocato civilista, e dal mondo del volontariato. Nel 2004 sono stata quindi eletta sindaco del comune di Roncade e successivamente nel 2006 parlamentare, componente della Commissione Bilancio.
Perché mi candido a queste primarie
Perché ho accettato l'invito a candidarmi rivoltomi unitariamente dall'esecutivo del Partito Democratico di Treviso, oltre che tantissime altre persone, che mi hanno contattato dopo aver saputo della mia iniziale intenzione di non ricandidarmi al parlamento per una serie di considerazioni. Tra queste le restrittive regole stabilite per lo svolgimento delle primarie, non favorevoli alla partecipazione del maggior numero degli elettori del territorio e all'effettivo rinnovamento.
Per quale politica mi candido
Per la Politica come servizio al bene comune (da ‘polis') e non come battaglia per la conquista del potere (da ‘polemos'). La politica non è un mestiere, una ‘cosa' che i più delegano ad alcuni, ma appartiene a tutti i cittadini e le cittadine, che devono essere protagonisti del loro destino. La politica deve essere fatta di idee ed azioni, fondata sulla verità e sulla visione del futuro, impegnata a proseguire l'opera di risanamento e riforme avviata, rafforzandola sul fronte della crescita e dell'equità, non solo per stare in Europa con pari dignità rispetto ai nostri principali partner, ma soprattutto per assicurare lavoro e benessere al popolo italiano. Per rendere effettivi i principi costituzionali fondamentali degli articoli 2 e 3 della Costituzione, ovvero la dignità di ogni persona, la sua libertà e responsabilità, l'eguaglianza delle opportunità e la giustizia sociale, è oggi più che mai necessario avere il coraggio della ricerca in mare aperto. La politica deve avere lo sguardo rivolto alle prossime generazioni, cui dobbiamo assicurare prosperità attraverso uno sviluppo sostenibile sul piano ecologico e sociale, respingendo per sempre le tentazioni egoistiche e populistiche che hanno condotto l'Italia sin sull'orlo del baratro. La politica deve essere attenta a chi crea il reddito - e quindi opportunità di lavoro - concentrando la sua azione sui meccanismi che possono consentire a tutti di creare reddito, secondo le proprie capacità e le proprie forze, indipendentemente dalla condizione sociale, favorendo lo spirito d'intrapresa, la formazione, la valorizzazione delle donne e dei giovani. Credo che di questa politica possa e debba essere protagonista il nostro Veneto, secondo azionista fiscale del Paese e straordinario territorio fatto di comunità intessute di laboriosità, spirito d'intrapresa e solidarietà, che nella sua vocazione europeista può trovare la cornice adatta a rilanciare un'idea di autogoverno regionale che insieme riaffermi e rafforzi l'unità nazionale nella cooperazione con gli altri territori regionali.
Il mio lavoro in questi anni
In questi quattro anni e mezzo di impegno parlamentare ho cercato di far sentire la vostra voce. Nella mia scheda personale alla Camera (clicca qui) troverete le principali proposte ed atti che ho portato avanti in questi anni. Nel mio sito troverete tutto il lavoro svolto, documentato anche dalle oltre 150 news letter inviate in questi anni. Dal 2011 sono sbarcata su Facebook confrontandomi direttamente con tanti amici e amiche di ogni estrazione ed idea politica. Un lavoro che ha ottenuto un lusinghiero indice di produttività nella speciale classifica redatta da Openpolis (clicca qui), che mi ha collocato tra i parlamentari veneti più produttivi (e al primo posto se si esclude ha avuto incarichi di capogruppo).
Le mie principali iniziative
Ho cercato di dare un contributo al rinnovamento della politica: sono stata tra i primissimi parlamentari ad autorizzare la pubblicazione delle informazioni sui miei redditi e patrimonio, perché considero la trasparenza fondamentale dovere per gli eletti e antidoto potere alla corruzione.
Ho presentato una proposta di legge per modificare radicalmente il sistema del finanziamento dei partiti e la loro organizzazione, dando ai cittadini attraverso l'espressione del diritto di voto il potere di decidere sul finanziamento pubblico. E una proposta di riforma della legge elettorale, reintroducendo le preferenze.
Ho presentato proposte a favore dei comuni virtuosi, sostenendo la riforma del federalismo per cancellare il criterio della spesa storica e affermare una maggiore autonomia fondata sulla responsabilità degli amministratori, nonchè per riformare i livelli di governo, per ridurli (accorpando anche le stesse regioni) e per renderli più efficienti a servizio dei bisogni dei cittadini.
Ho lavorato per ripristinare un leale e corretto rapporto tra fisco e contribuente: per scrivere in Costituzione, rafforzandoli, i principi di correttezza, semplicità, equità e progressività dello Statuto del contribuente approvato dal centrosinistra nel 2000; per rafforzare la lotta all'evasione fiscale (ad es. tassare i capitali scudati e i capitali in Svizzera) e per destinarne i proventi alla riduzione del carico fiscale sui redditi da lavoro e da impresa; per rafforzare le norme fiscali sul conflitto d'interesse, con maggiore detraibilità delle spese anche per le famiglie; per semplificare le imposte a carico delle imprese e favorire le start-up innovative in modo da attirare investimenti in Italia.
A tutela della dignità della persona e in particolari dei più deboli, ho proposto di inserire all'articolo 53 della Costituzione un principio sull'esempio della Corte Costituzionale tedesca per garantire un reddito minimo vitale, necessario per la sussistenza della persona e del suo nucleo familiare.
Ho presentato proposte per la crescita (e quindi per creare occupazione), ampliando e rendendo strutturali le agevolazioni fiscali a favore di ristrutturazioni edilizia e riqualificazione energetica, estendendole anche agli alloggi di edilizia residenziale pubblica e proponendo l'istituzione di un Fondo presso la Cassa depositi e prestiti per la concessione ai cittadini meno facoltosi di un ecoprestito sino a 30.000 euro.
Sempre sul piano della crescita, sin dal 2008 ho sostenuto con proposte concrete alla Camera la necessità di varare un Piano nazionale per favorire le opere pubbliche degli enti locali, anche fuori dai vincoli del Patto di Stabilità, in particolare per la messa in sicurezza dell'edilizia scolastica, per gli interventi contro il dissesto idrogeologico, per la manutenzione della viabilità. Ho inoltre presentato emendamenti per ripristinare i fondi per il Sistema Ferroviario Metropolitano Veneto (i 100 milioni che avevo ottenuto al Senato dal Governo Prodi sono stati infatti tagliati dal Governo Berlusconi) e, insieme ai sindaci del territorio, abbiamo ottenuto il riconoscimento dal Commissario Mainardi sulla non sostenibilità (finanziaria, ambientale e sociale) del progetto di Tav litoranea Ve-Ts e della bontà invece della nostra proposta di potenziamento ed adeguamento della linea ferroviaria esistente.
Sul fronte della difesa del lavoro, particolarmente significative sono state le iniziative contro la delocalizzazione delle multinazionali a difesa del capitale umano e del patrimonio sociale del nostro territorio, nei casi dell'Electrolux di Susegana e della Ditec di Quarto d'Altino, che rimangono ancora aperti.
Sul piano dell'equità e della tutela dei più deboli, ho presentato una proposta di legge, per ridurre il disagio abitativo di particolari categorie sociali, a favore dei mutuatari insolventi per evitare che rimangano privi dell'abitazione a seguito del pignoramento della stessa da parte della Banca per il mancato pagamento delle rate del mutuo ipotecario. E una proposta di legge per garantire la continuità dell'erogazione dei servizi pubblici essenziali ai nuclei con minori e soggetti vulnerabili.
Ha avuto da ultimo grande evidenza la mia battaglia per far uscire dal Patto di Stabilità delle Regioni le risorse destinate in legge di Stabilità per le scuole paritarie: battaglia per la quale sono stata oggetto di un violento attacco personale con l'accusa - falsa - di aver distratto fondi dalla scuole pubbliche a quelle private, mentre si tratta di risorse che consentiranno di salvare in realtà le scuole dell'infanzia e primarie che in Veneto ospitano il 70 per cento dei bambini dai tre ai sei anni ed occupano circa 8-9.000 persone.
Per cosa mi impegno
Per provare a realizzare, con l'esperienza acquisita in questi anni, l'idea di politica in cui credo, per concretizzare le proposte che ho fatto in questi anni mentre il Pd era all'opposizione ed altre che ho già in cantiere (per es. per contrastare la delocalizzazione delle imprese sull'esempio della normativa introdotta dalla Germania nel 2008) e altre ancora che potremo costruire insieme. Perché vorrei che la strada della buona politica diventasse la strada comune su cui camminare ogni giorno, pronti a far spazio ad altri compagni di viaggio.
Un impegno che sono disposta a continuare con l'onestà ed il rigore che contraddistinguono la mia attività politica, con la trasparenza, fondamentale dovere per gli eletti e antidoto potente contro la corruzione, con il costante rapporto e confronto con gli elettori sui problemi del territorio, attraverso tutte le modalità a nostra disposizione (dai social network alla newsletter, dal sito web agli incontri sul territorio).
Se condividi il mio impegno, ti chiedo non solo di scrivere il mio nome sulla scheda domenica prossima 30 dicembre alle primarie del Pd, ma anche di continuare poi a collaborare insieme per costruire il Veneto e l'Italia che vorremmo lasciare ai nostri bambini e alle nostre bambine.
Treviso, 27 dicembre 2012