Prosecutori volontari: risposta insoddisfacente dal Governo

05 dicembre 2012

inpsNella seduta di mercoledì 28 novembre scorso della Commissione Lavoro della Camera il viceministro Michel Martone ha risposto, a nome del Governo, all’interrogazione che avevo presentato nel giugno scorso con la collega Maria Luisa Ghecchi sui diritti acquisiti dai cd. ‘prosecutori volontari’ penalizzati dalle norme introdotte dal Governo con il decreto legge Salva-Italia del 6 dicembre 2011, in occasione dello sciopero della fame di Fabio Marzola di Treviso.

La risposta del Governo è stata del tutto insoddisfacente: non ha aggiunto nulla di nuovo rispetto a quanto già si sa e soprattutto non ha risposto al tema specifico. Non basta dire che la problematica rappresentata dai c.d. ‘autorizzati alla prosecuzione volontaria’ prima del 20 luglio 2007 è fra le priorità del Governo o ricordare che la legge di stabilità 2013, ora in discussione al Senato, sta ampliando la platea dei salvaguardati. Si tratta di una situazione distinta da quella dei c.d. esodati, perché ai prosecutori volontari va riconosciuto il diritto al trattamento pensionistico sulla base delle norme vigenti al momento in cui quello stesso diritto è stato da loro acquisito, ovvero in forza dei requisiti stabiliti dalla legge n. 243 del 2004 come modificata dalla legge n. 247 del 2007. Se è vero che per ogni legge deve essere garantita la relativa copertura finanziaria, è evidente che la Ragioneria dello Stato deve aver verificato la copertura di quelle leggi nel momento in cui sono state approvate. Per cui la tutela di questa categoria prescinde dall'allargamento della tutela ai cosiddetti esodati, per il quale occorre trovare ulteriori coperture. Se il Governo continuerà ad ignorare i diritti acquisiti da prosecutori volontari attivi e autorizzati prima del 20 luglio 2007 si troverà a dover affrontare anche un contenzioso giudiziario, non potendo un decreto ministeriale stabilire che un diritto acquisito sia sottoposto a ulteriori condizioni introdotte da norme successive.  Il Partito Democratico proseguirà questa battaglia: la Collega Gnecchi ha già predisposto un'ulteriore interrogazione per incalzare il Governo a rispondere sulla copertura finanziaria (ovvero ‘bollinatura’ della Ragioneria dello Stato) a suo tempo data alle leggi n. 243/04 e n. 247/07.

 
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LEGGI LA RISPOSTA DEL GOVERNO  E LA REPLICA DELL'ON. GNECCHI»


pubblicata il 01 dicembre 2012

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