No all'amianto nella discarica di Paese

17 ottobre 2012

L'on. Simonetta Rubinato porta sul tavolo del ministro dell'Ambiente, Corrado Clini, il caso della discarica "Castagnole" di Paese, di proprietà della ditta Terra, per la quale esiste un progetto di riclassificazione che prevede lo smaltimento di 460 mila metri cubi di amianto in un periodo di circa 10 anni. Lunedì 15 ottobre la parlamentare trevigiana del Pd, su impulso dell'ex sindaco Valerio Mardegan ha depositato alla Camera un'interrogazione con cui evidenzia i gravi rischi ambientali e sociali che tale operazione comporta.
"Partendo da un progetto insostenibile ed insensato che sta creando forti preoccupazioni tra i cittadini, testimoniate dalle oltre 6.000 firme fino ad ora già raccolte - spiega l'on. Rubinato - e tenendo conto dei limiti della competenza statale su questa vicenda, chiedo al ministro Clini di assumere iniziative normative affinché nelle zone individuate come aree ad elevata vulnerabilità degli acquiferi sotterranei, come Paese, venga autorizzata solo la localizzazione e l'esercizio di discariche per inerti, e solo se finalizzate al ripristino dei luoghi, vietando qualsiasi altro tipo di discarica o impianto di smaltimento rifiuti".
Una seconda richiesta avanzata nell'interrogazione è relativa alla verifica da parte del Ministero della tempestiva elaborazione da parte delle Regioni dei Territoriali di coordinamento e dei Piani di gestione dei rifiuti, che secondo il Testo unico ambientale vanno approvati entro il 31 dicembre 2013. "Questa - conclude la parlamentare trevigiana del Pd - è l'occasione perché chi governa il Veneto passi dagli slogan sulla tutela del territorio ai fatti: si metta finalmente nella normativa regionale il vincolo di non fattibilità di discariche nelle zone da tutelare per preservare la risorsa idrica sotterranea e sia individuato un sito adeguato per lo smaltimento dei rifiuti contenenti amianto".

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pubblicata il 17 ottobre 2012

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