"Chiediamo al governo di considerare la possibilità di vendere parte del patrimonio immobiliare e azionario dello Stato, mediante una procedura che ne salvaguardi il valore di mercato in modo da produrre sul breve-medio periodo una riduzione del rapporto debito-Pil e liberare risorse da destinare a politiche di investimento e di crescita. Da mesi sollecitiamo il governo con interpellanze e proposte di legge e ci sembra veramente positivo se il governo imbocca questa strada". Lo dicono i deputati democratici Gianluca Benamati e Simonetta Rubinato che con altri deputati del Pd hanno presentato una interpellanza urgente al presidente del Consiglio su questo tema e che sarà discussa la prossima settimana.
"Per ottenere risultati significativi - proseguono Benamati e Rubinato -, aiutare la crescita e contenere il carico fiscale, sarebbe importante che lo sforzo per il pareggio di bilancio e la spending review siano accompagnati da un'azione di riduzione del debito per ottenere un diretto risparmio anche sulla spesa annuale per interessi. Per tali ragioni sembra opportuna la dismissione di una frazione del patrimonio dello Stato attraverso alienazioni di immobili pubblici ad uso non strumentale e cessioni di quote azionarie di aziende pubbliche. Nella nostra interpellanza chiediamo al governo di prendere anche in considerazione la realizzazione un ‘Fondo patrimoniale' in cui far confluire, oltre alle proprietà immobiliari, anche le azioni di imprese pubbliche possedute dal Tesoro, quotate e non, per la parte eccedente il loro controllo. Tale Fondo, mediante l'assorbimento di titoli di debito pubblico, potrebbe portare ad un abbattimento consistente del rapporto debito/PIL nel giro di due-tre anni, svolgendo anche una funzione economicamente propulsiva. Lo scopo rimane quello di una riduzione del debito pubblico, che possa concorrere alla stabilizzazione della finanza pubblica e allo stesso tempo liberare più rapidamente risorse a favore dei cittadini e delle imprese".