Il Governo ha risposto all'interrogazione sulle scuole ‘bloccate' di Carbonera e Caerano San Marco

27 maggio 2012

scuolaNella seduta della V Commissione del 24 maggio scorso il Sottosegretario di Stato alla Presidenza del Consiglio dei Ministri, Giampaolo D'Andrea, ha dato risposta all'interrogazione che ho presentato insieme al collega on. Baretta, con cui sollecitavo il Governo ad una soluzione normativa che consenta ai Comuni con meno di 15.000 abitanti - come nei casi portati all'attenzione di Carbonera e Caerano San Marco - di poter realizzare o completare nuovi plessi scolastici o mettere in sicurezza quelli esistenti, escludendo dal patto di stabilità interno le spese in conto capitale necessarie per attuare tali interventi.

La risposta, pur non essendo risolutiva, appare tuttavia per la prima volta improntata alla comprensione del problema sollevato ed a un tentativo di trovare un soluzione negli strumenti vigenti. Tra questi, infatti, il Governo segnala che eventuali spazi finanziari, utili per sostenere i citati interventi, possono rinvenirsi non solo nel patto regionalizzato, ma anche nel patto orizzontale nazionale, recentemente introdotto dall'articolo 4-ter del decreto-legge 2 marzo 2012, n. 16. In particolare, il patto orizzontale nazionale consente la redistribuzione degli obiettivi del patto di stabilità interno tra i comuni dell'intero territorio nazionale, attraverso la cessione di spazi finanziari da parte dei comuni che prevedono di conseguire un differenziale positivo rispetto all'obiettivo, a vantaggio di quelli che prevedono di conseguire un differenziale negativo, al fine di consentire a tali enti un aumento dei pagamenti in conto capitale relativi a residui passivi.  Inoltre nella riposta si cita la possibilità di impiegare fuori del Patto di stabilità le somme ricavate dalla vendita di partecipazioni pubbliche.

Si deve tuttavia rilevare che la risposta non può dirsi soddisfacente, pur indicando possibili soluzioni al problema oggetto dell'interrogazione, perché rimane sostanzialmente dilatoria, valida per qualsiasi necessità d'investimento (non solo per l'edilizia scolastica) e non tiene quindi conto della specificità della nostra richiesta. Credo però che sul tema si potrà tornare perché la recente tragedia del terremoto in Emilia ripropone in tutta la sua emergenza il problema degli investimenti degli enti locali per la messa in sicurezza degli edifici pubblici ed in particolare delle scuole. Su questo vi è secondo me oggi l'occasione per il Governo Monti di concordare in sede europea una deroga al Patto.

 

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mimetype LEGGI LA RISPOSTA DEL GOVERNO E LA REPLICA DELL'ON. RUBINATO


pubblicata il 27 maggio 2012

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