Tav, dibattito pubblico o caos

16 maggio 2012

I sindaci degli undici Comuni interessati dal progetto della tratta ad Alta Velocità Venezia-Portogruaro tornano a scrivere al Commissario Straordinario, Bortolo Mainardi, per sollecitare la definizione del nuovo percorso di dibattito pubblico. Con la lettera ufficializzata stamane in occasione dell'incontro a Mestre, i primi cittadini di Roncade (unico comune trevigiano), Quarto d'Altino, Marcon, Portogruaro, S. Stino di Livenza, Fossalta di Portogruaro, S. Michele al Tagliamento, Eraclea, Ceggia, Noventa di Piave e Cessalto, auspicano la convocazione di un incontro del gruppo di lavoro costituito dai rappresentanti degli Enti Locali oltre che da RFI, con l'obiettivo di fissare precisi obiettivi, tempi e modalità organizzative per avviare un serio confronto. "Abbiamo accolto positivamente - spiegano le sindache di Roncade e Quarto d'Altino, rispettivamente l'on. Simonetta Rubinato e Silvia Conte, promotrici dell'iniziativa - l'ipotesi progettuale del commissario Mainardi alternativa all'assurdo tracciato litoraneo e la sua disponibilità a concordare incontri nei Comuni. Ma c'è un percorso da fare sul modello del dibattito pubblico, come avviene in Francia nelle more della normativa preannunciata dal Governo Monti. Occorre evitare caotiche assemblee, che possono fomentare conflitti, mentre un dibattito strutturato che approfondisca costi-benefici, impatti sull'ambiente, espropri, demolizioni, aspetti sociali, problemi tecnico-realizzativi, con l'ausilio di esperti e con tempistiche adeguate, consentirà di arrivare più rapidamente e con minor costo ad una soluzione condivisa per lo sviluppo infrastrutturale del nostro territorio".

I sindaci firmatari della lettera ritengono non sia possibile la raccolta da parte degli enti locali in quindici giorni delle osservazioni sui meri elaborati tecnici consegnati nella riunione del 23 aprile scorso a Mestre, considerato che non è ancora disponibile la preannunciata analisi dei costi-benefici né un documento esplicito sull'intervento progettato che sia esaustivo dei contenuti e semplici nella forma, necessaria per l'avvio del percorso di dibattito pubblico. "Il Commissario Mainardi e il committente RFI - concludono - hanno l'occasione di sperimentare, per il buon esito di questa infrastruttura, un nuovo modello di confronto, dopo le notevoli criticità dimostrate dalla procedura della Legge Obiettivo. Ma è necessario condividere fin da subito il metodo e individuare, come sperimentato anche per la Gronda di Genova, una commissione indipendente che funga da soggetto garante del dibattito pubblico. Se non si prenderà questa strada, c'è il rischio concreto che tutto venga bloccato da sterili contrapposizioni".

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pubblicata il 16 maggio 2012

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