"E' fin troppo evidente che la pressione fiscale nel nostro Paese ha raggiunto livelli insostenibili. Si calcola infatti che per effetto delle ultime manovre di aggiustamento finanziario ai conti pubblici, il carico tributario supererà il 45% del prodotto interno lordo, aggravato dal fatto che il livello stimato dell'evasione fiscale è nell'ordine del 10-12% del Pil. Il risultato è che i contribuenti leali sono chiamati a farsi carico di un fardello pesante non solo per responsabilità dello Stato, ma anche per colpa di chi evade. Per questo mi stupisco che alcune associazioni di categoria si preoccupino oggi di giustificare quegli imprenditori che, non pagando le tasse come dovrebbero, finiscono con il penalizzare i colleghi leali con il fisco". L'on. Simonetta Rubinato, deputata del Pd, interviene in merito alle reazioni scaturite dalla maxi inchiesta della Guardia di finanza di Treviso che ha portato alla luce un'evasione di ben 32 milioni di euro.
"Premesso che si deve sempre attendere il definitivo esito delle indagini - continua la parlamentare -. rimango sbalordita dal fatto che ci si dimentichi di dire che i primi concorrenti sleali degli imprenditori sono proprio i colleghi che evadono il fisco. Credo che qualcuno farebbe meglio a prendere le difese di quegli imprenditori onesti, che ben a ragione possiamo considerare degli eroi nazionali, visto che sopportano una pressione fiscale da record, oltre a fare i conti con i mancati pagamenti delle pubbliche amministrazioni e i lacci e ritardi del sistema Paese".
L'on Rubinato lancia infine un messaggio anche ai sindacati: "il lavoro nero va fermamente combattuto, senza cedere ad alcuna tolleranza quando è in parte corresponsabile più che vittima di un'imprenditoria sleale".
SCARICA IL COMUNICATO IN PDF