La lettera parte da una premessa: "Come sindaci - scrivono - le esprimiamo apprezzamento per la sua proposta di approntare uno studio di fattibilità alternativo al progetto balneare elaborato da Rfi su richiesta nel 2007 della Giunta regionale del Veneto e confermato ufficialmente alla fine del 2010 anche dal Presidente Zaia, senza alcun previo coinvolgimento delle amministrazioni locali, nonostante le reiterate assicurazioni affidate alla stampa. Un tracciato litoraneo costoso ed impattante, che ha trovato l'opposizione di sindaci, cittadini e associazioni".
Prosegue poi con la richiesta concreta al Commissario Mainardi di mettere in pratica il modello della ‘democrazia partecipata', consultando da subito ciascuna amministrazione locale interessata, nonché gli eventuali portatori di interessi diffusi e i soggetti che hanno avanzato ipotesi progettuali - come ad es. lo Iuav di Venezia -, affinché prima della stesura conclusiva dello studio di fattibilità il progettista (Rfi e Italfer) abbia chiaro il quadro delle proposte già emerse e le esigenze delle comunità locali. "Un ampio e preventivo confronto - scrivono i sindaci dei dieci Comuni - consentirà di comparare effettivamente le ipotesi in campo più valide, per realizzare un progetto di rete di trasporto coerente con la dinamica della domanda e con una corretta analisi costi-benefici, anche sotto il profilo sociale ed ambientale, inclusa una trasparente analisi della copertura economica e degli strumenti di finanziamento". "In questo modo - concludono i sindaci - si pongono le basi per una mediazione intelligente e civile che dovrebbe essere la vera prerogativa della politica"