In particolare l'on. Simonetta Rubinato, presentando un ordine del giorno al decreto liberalizzazioni, ha chiesto al Governo - che l'ha accolto - di impegnarsi, con una successiva iniziativa legislativa, a correggere quelle disposizioni dell'art. 32 del decreto che rischiano di pregiudicare la sicurezza e il buon esito delle indagini, eliminando l'obbligo da parte dell'assicuratore di informare l'assicurato della presentazione della querela per frode e ripristinando la regola generale secondo cui il termine di 90 giorni per la proposizione della querela per frode decorre per la compagnia dalla conoscenza del fatto-reato, mentre le nuove disposizioni lo restringono ingiustificatamente. "Paradossalmente - spiega la deputata del Pd - delle norme dettate a difesa dei consumatori per accelerare gli indennizzi rischiano di vanificare le attività di contrasto alle frodi assicurative, con l'effetto che le compagnie avranno così l'alibi per aumentare i premi a carico degli assicurati onesti".
Infine l'ordine del giorno presentato dall'on. Rubinato impegna il Governo a ripristinare il termine originario del decreto di 5 giorni - ridotto a due per effetto delle modifiche introdotte al Senato - dato alle compagnie per l'ispezione diretta dei veicoli nei soli danni a cose. "In due giorni - osserva la deputata - rischiamo che accada quello che già è accaduto in alcuni casi di frode, ovvero che il perito non si rechi neppure presso la carrozzeria e che si faccia mandare le foto dal carrozziere, che magari è un carrozziere con un archivio ad hoc per frodare le compagnie".