Zaia annulli la delibera sul Patto

20 gennaio 2012

Illegittima, iniqua e contraddittoria. Il sindaco di Roncade, l'on. Simonetta Rubinato, aveva definito con questi termini la delibera n. 1979 del 22.11.2011 con cui la Giunta regionale ha ripartito i 40 milioni di euro, sulla base dell'accordo con l'Anci veneta, escludendo poco meno di una cinquantina di comuni perché considerati ‘non virtuosi'. Per questo ha preso carta e penna per chiedere al Presidente Zaia l'annullamento o la revoca del provvedimento (clicca qui). Comunicazione che è stata sottoscritta, in modo bipartisan, anche dai sindaci di Casale sul Sile, Bruna Battaglion e di S. Lucia di Piave, Fiorenzo Fantinel. "Più volte - spiega Simonetta Rubinato - abbiamo sentito il Governatore Luca Zaia contestare pubblicamente il patto di stabilità definendolo uno ‘scandalo'. Perché allora nella sua delibera considera proprio il rispetto del tanto contestato patto come requisito fondamentale per la partecipazione al riparto dei 40 milioni di euro in questione, così escludendo proprio quei comuni che nel 2009 hanno cercato di pagare le imprese e che per questo nel 2010 hanno subito pesanti sanzioni del Governo romano?".

Ma c'è di più. I primi cittadini firmatari della lettera contestano anche il fatto che la Regione Veneto e l'Anci abbiano valutato la virtuosità dell'ente locale non con riferimento all'ultimo anno certificato (2010) ma addirittura ad un biennio (2009/2010). Secondo il sindaco Battaglion "sorge il dubbio che la decisione sia stata determinata dalla mal celata volontà di escludere un cospicuo numero di Enti dal riparto, atteso che proprio nel 2009 si è verificato il più alto numero di Enti sforatori", di cui ben 18 in provincia di Treviso.

Per i primi cittadini di Roncade, Casale sul Sile e S. Lucia di Piave, che avanzano dubbi anche sui tempi e le modalità in cui è avvenuta l'adozione, la delibera regionale dovrebbe essere annullata e in ogni caso in futuro non essere più adottati simili criteri di ripartizione. "Basterebbe seguire quelli adottati dalle Regioni Lombardia ed Emilia Romagna - conclude il sindaco Fantinel - che nel riparto degli spazi finanziari hanno tenuto conto unicamente della disponibilità di cassa e della effettiva liquidabilità delle spese per investimenti, proprio per velocizzare i pagamenti alle imprese da parte delle pubbliche amministrazioni".

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pubblicata il 20 gennaio 2012

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