"Il mantenimento dell'ordine pubblico e la sicurezza dei cittadini non si possono esternalizzare: sono prerogativa e compito essenziale dello Stato. Per questo gli ulteriori tagli al comparto approvati dal Governo sono un atto di grave irresponsabilità, sia verso le forze dell'ordine che i cittadini, cui il Pd si opporrà con fermezza in Parlamento". Lo dichiara Simonetta Rubinato, deputata del Pd in Commissione Bilancio della Camera, che ha voluto manifestare la sua personale vicinanza alle forze dell'ordine e alle loro rappresentanze sindacali, stamane riunite per protesta davanti a Montecitorio. "Al ministro Maroni e ai rappresentanti della maggioranza che invocano leggi speciali dopo i gravissimi fatti accaduti a Roma sabato scorso - precisa la parlamentare - chiedo invece che si impegnino da subito affinché il personale della polizia sia messo nelle condizioni di operare in sicurezza con organici e mezzi adeguati e con retribuzioni almeno dignitose. Mentre a causa dei pesanti tagli lineari approvati al comparto sicurezza negli ultimi tre anni, da un governo e una maggioranza che sulla sicurezza hanno fatto solo tanta propaganda in campagna elettorale, oggi la polizia si trova a fare i conti con una carenza di organico di circa 11 mila unità ed un taglio superiore all'80 per cento sul fondo per giubbotti antiproiettili, armi e munizioni, con una dotazione ridotta di una sola divisa".
"E' dovere di uno Stato stanziare risorse adeguate a garantire la sicurezza dei cittadini e degli stessi operatori delle forze di polizia, tanto più in un Paese in cui - ricorda l'on. Rubinato - la criminalità organizzata è così diffusa, non solo al sud ma anche nello stesso nordest, dove secondo dati recenti si calcola che essa gestisca un volume di affari corrispondente al 14% del Pil locale. Per questo siamo assolutamente favorevoli ad una incisiva razionalizzazione del comparto e contrari a leggi speciali e ad ulteriori tagli lineari. Prendiamo esempio dalla Francia, che da un paio d'anni ha integrato la loro Gendarmerie sotto il Ministero dell'Interno, di fatto accorpandola alla Polizia".