Il futuro delle nostre scuole dell’infanzia paritarie continua ad essere argomento di discussione. In particolare se ne è parlato durante il question time di giovedì in Commissione Bilancio, grazie all’interrogazione bipartisan a risposta immediata a prima firma dell’on. Toccafondi (Pdl) che ho sottoscritto anch’io.
Purtroppo dal sottosegretario all’Economia, Alberto Giorgetti, sono arrivate brutte notizie. Come ho commentato
sul Corriere del Veneto di oggi, siamo di fronte ad un governo insensibile e pasticcione, per non dire cialtrone. In merito all’erogazione dei 245 milioni di euro, reintegrati dal Parlamento nella Finanziaria 2011, si è appreso infatti che il decreto predisposto dal ministro Gelmini, secondo Tremonti, è sbagliato, perché non tiene conto di una norma già inserita nella Finanziaria 2010 riguardante l’inclusione dei contributi spettanti alle scuole paritarie delle provincie autonome di Trento e Bolzano negli stanziamenti previsti dal Ministero dell’Istruzione. In passato quei contributi erano inclusi nei trasferimenti che lo Stato destinava ogni anno alle Province autonome in questione. Questa ‘svista’ del ministero dell’Istruzione è assai grave perché azzera l’iter burocratico per l’erogazione dei contributi che le scuole paritarie stanno attendendo come la ‘manna dal cielo’, vista la difficile situazione finanziaria in cui si trovano, con il rischio non lontano di una clamorosa chiusura. A causa di questo errore sarà necessario, come ha sottolineato il sottosegretario Giorgetti, che il ministero dell’Istruzione emani un nuovo decreto (che dovrà ripassare per la Conferenza unificata Stato, Regioni ed autonomie) e che si aggiorni poi la tabella A allegata al successivo decreto interministeriale di attuazione. Significa, in poche parole, un ulteriore slittamento dei tempi di erogazione dei 245 milioni, senza considerare il fatto che, secondo il parere del Ministero dell’Economia, in questa cifra dovranno essere compresi – sia pure solo figurativamente - i fondi (circa 4-5 milioni di euro) per le province di Trento e Bolzano, con conseguente decurtazione delle somme destinate alle altre Regioni. Oltre il danno la beffa! Il ministro dell’Economia, lungi dal ripristinare i 30 milioni che mancano all’appello, si fa uno sconto ulteriore che riduce ancora quanto sarà effettivamente erogato. Un'altra conferma del fatto che la maggioranza di CentroDestra sottovaluta l’allarme che le scuole dell’infanzia paritarie stanno da tempo lanciando, soprattutto dal Veneto, regione dove esse coprono quasi il 70% dell’offerta.
D’altra parte, giovedì scorso durante la discussione della proposta di legge sui nuovi criteri di ripartizione dell’8 x mille abbiamo appreso con stupore che il sottosegretario Giovanardi, che si proclama paladino della parità scolastica, ignora l’esistenza della legge n. 62 approvata nel 2000 durante il Governo D’Alema, con la quale si stabilisce che anche la scuola paritaria è scuola pubblica. Perciò l’odg presentato dal Pd, per impegnare il Governo ad inserire anche la ‘scuola pubblica’ tra gli enti destinatari delle risorse dell’8 x mille e consentire così interventi nell’edilizia scolastica, riguarda tutte le scuole pubbliche, quelle statali e quelle paritarie! Il fatto che l’on. Giovanardi abbia affermato in Aula il contrario, trovando subito sostegno in alcuni deputati della Lega Nord, è grave non solo perché dimostra che non conosce le leggi dello Stato che rappresenta, ma soprattutto perché ha dimostrato che non considera le scuole paritarie come scuole pubbliche.