Dopo il voto della Camera, il disegno di legge sulle Dat ritorna al Senato

16 luglio 2011

Questa settimana l'Assemblea della Camera ha concluso l'esame del provvedimento A.C. 2350 e abb., recante disposizioni sul consenso informato e sulle dichiarazioni anticipate di trattamento, che è stato ora trasmesso al Senato, il quale ne aveva concluso l’esame in prima lettura il 26 marzo 2010. Nel corso del dibattito parlamentare non sono mancate prese di posizione varie e contrastanti tra i diversi schieramenti politici e anche all’interno degli stessi, frutto di differenti concezioni etiche e giuridiche. Vi allego il testo del disegno di legge come uscito dall’Aula lo scorso 12 luglio, sulla base degli emendamenti approvati, che l’Ufficio legislativo della Camera mi ha trasmesso venerdì scorso nel testo ancora in bozza, non essendo ancora stato disponibile il testo ufficiale.

Il Partito Democratico ha lasciato libertà di coscienza ai suoi deputati, pur avendo assunto una posizione nettamente contraria al provvedimento. Ma forse per un grande partito plurale, come il Pd vuole essere, capace quindi di dare spazio a sensibilità e posizioni anche diverse sui temi eticamente sensibili, sarebbe più coerente in questi casi non affermare una linea di partito (pur lasciando ai singoli di discostarsene per ragioni di coscienza), ma garantire alle diverse posizioni una pari dignità.

Vi allego, proprio per dare spazio a diverse posizioni, la dichiarazione di voto dell’on. Livia Turco, che condivido soprattutto nella parte in cui denuncia la carenza di risorse in questo provvedimento per dare le cure migliori ai malati e sollievo ad essi ed alle loro famiglie, quella dell’on. Donato Mosella, che ha motivato in modo più equilibrato di altri parlamentari il voto a favore pur dal lato dell’opposizione, e quello dell’on. Lino Duilio, che ha motivato la posizione di chi non ha partecipato al voto.
 
 
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pubblicata il 16 luglio 2011

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