Benzina: far chiarezza sugli aumenti

07 luglio 2011

L'on. Simonetta Rubinato, componente della Commissione Bilancio, ha predisposto un'interrogazione con la quale chiede ai Ministri Tremonti, Romani e Maroni di relazionare in Parlamento per fare chiarezza ‘sull'ennesimo prelievo forzoso dalle tasche dei cittadini" effettuato attraverso l'aumento delle accise sui carburanti. La determinazione con cui il direttore centrale dell'Agenzia delle Dogane ha disposto, per il periodo dal 28 giugno al 31 dicembre 2011, l'aumento di 4 centesimi al litro dell'aliquota dell'accisa sulla benzina e sul gasolio usato come carburante, è motivata, si dice, dalla necessità di far fronte alle spese per l'accoglienza dei profughi provenienti dal Nord Africa. Essa potrebbe fruttare, secondo le prime stime, almeno 900 milioni di euro, 1.8 miliardi su base annua. "E' una cifra - osserva la parlamentare democratica - che da sola vale il fabbisogno stimato da Tremonti per l'anno 2011 nella manovra correttiva approvata giovedì dal Consiglio dei Ministri. Per una singolare coincidenza l'atto impositivo è giunto proprio nel momento in cui i consumatori avrebbero potuto godere di un beneficio dopo i ribassi fatti registrare nelle ultime settimane dal prezzo del carburante alla pompa. L'entità del provvedimento è di una rilevanza tale che sicuramente andrà a gravare ulteriormente, oltre che sui consumi delle famiglie, anche sul costo delle materie prime energetiche".

Nell'interrogazione, firmata anche dai colleghi Alberto Fluvi e Andrea Lulli, rispettivamente capigruppo Pd in commissione Finanze e Attività Produttive, l'on. Rubinato chiede ai ministri interessati e in particolare a Tremonti di fare trasparenza sull'operazione, informando il Parlamento sugli introiti effettivamente previsti dall'aumento e sulle spese effettive finora sostenute per fronteggiare lo stato di emergenza umanitaria in Italia. "Chiedo che - precisa la deputata - il Parlamento sia messo nelle condizioni di poter effettuare un puntuale controllo sugli effetti finanziari di questo provvedimento e che lo stesso venga revocato se viene verificato che gli incassi eccedono le spese che devono coprire. Chiedo anche che il Governo disponga una valutazione degli effetti negativi che questo rilevante aumento delle accise sui carburanti avrà sulla già debole ripresa economica in termini di flessione dei consumi, contrazione del Pil, diminuzione delle entrate fiscali e probabili spinte inflazionistiche, al fine di assumere le iniziative opportune per evitare misure controproducenti anche per la stessa finanza pubblica".

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pubblicata il 07 luglio 2011

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