Materne paritarie: approvato odg

29 giugno 2011

Governo e Regione stanno mettendo a rischio l'apertura nel prossimo autunno delle materne paritarie venete. Il Comune di Roncade non ci sta ed approva all'unanimità un ordine del giorno per evitare il peggio. Numerose e dettagliate le richieste inserite nel documento presentato lunedì 27 giugno in consiglio dalla giunta Rubinato. Ad intervenire anche i parroci di Biancade e Roncade, presidenti delle scuole d'infanzia paritarie del territorio, che, su invito del Sindaco, hanno illustrato la grave situazione in cui versano - a causa dei tagli e dei ritardi nel pagamento dei contributi - anche i due istituti roncadesi che accolgono 262 bambini, pari al 59% della popolazione scolastica dai 3 ai 6 anni.

"Con questo ordine del giorno - spiega l'assessore all'istruzione Dina Brondolin - abbiamo voluto dare pieno sostegno all'appello della Fism trevigiana. Queste scuole, costruite dalle nostre comunità prima dello Stato, svolgono un funzione pubblica essenziale sotto il profilo educativo e sociale. La chiusura cui sarebbero costrette dai tagli del Governo, in alternativa ad un pesante aumento delle rette che non vogliono mettere in atto, comporterebbe gravi conseguenze per migliaia di famiglie". L'amministrazione comunale di Roncade - come si legge nell'ordine del giorno - è già fortemente impegnata nel sostenere l'attività dei due istituti presenti sul territorio (l'Asilo Vittoria di Roncade e il Nobile Morosini di Biancade) per garantire l'erogazione del contributo annuale di 140 mila euro, pari a 585,87 euro a bambino residente, importo superiore alla media versata dai Comuni in Veneto, indicata dalla Fism in euro 360 a bambino, oltre ad essere superiore allo stesso contributo statale (nel 2010 di euro 570) e di quello regionale, di euro 150 per bambino.

"Governo e Regione Veneto - dichiara il Sindaco Simonetta Rubinato - devono assicurare il saldo degli arretrati e dare certezza di risorse per gli anni scolastici futuri, altrimenti si assumeranno la responsabilità di aver tagliato un settore cruciale per la crescita delle future generazioni". In particolare, nell'odg si chiede venga finalmente riconosciuta la specificità della nostra Regione in ordine alla rete delle scuole dell'infanzia paritarie, che - caso unico in Italia - copre il 68% del servizio, accogliendo quasi 95.000 bambini. "Occorre porre fine all'ingiusta distribuzione delle risorse tra regione e regione - conclude il Sindaco - che sinora ha penalizzato sia le scuole materne paritarie, sia le famiglie del Veneto, disparità che grava anche sui bilanci dei comuni veneti sopra i 5.000 abitanti, i cui contributi sono sottoposti ai vincoli del Patto di Stabilità".

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pubblicata il 29 giugno 2011

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