"Chi semina vento, raccoglie tempesta: il governatore Zaia - continua la deputata trevigiana - appartiene ad una forza politica che per anni ha alimentato le paure tra la gente. Oggi non può stupirsi se i sindaci, anche quelli di altri partiti, che vivono a stretto contatto con comunità impaurite da anni di propaganda sull'immigrazione, chiedono di avere garanzie precise per poter gestire nel migliore dei modi l'accoglienza dei profughi. Garanzie che non ci sono ancora a tre mesi dalla dichiarazione dello stato di emergenza umanitaria, mancando ad oggi un piano regionale che definisca con certezza chi arriva, quanto rimane, chi paga l'assistenza e che cosa succede una volta terminata l'emergenza".
"Deve essere chiaro - conclude l'on. Rubinato - che tutto quello che succederà sarà responsabilità soltanto di chi non ha voluto o non è stato in grado di gestire il problema chiamando lo Stato centrale a prendere le decisioni in casa nostra".
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