Mozione sulla Libia: compromesso tra Lega e Pdl all'insegna dell'ipocrisia

05 maggio 2011

Mercoledì 4 maggio la Camera ha dato via libera a tre delle quattro mozioni presentate sull'intervento italiano in Libia. Sono stati approvati il testo depositato dalla maggioranza e quelli del Pd e del Terzo polo, sui cui lo stesso Governo si è rimesso all'Aula, mentre solo la mozione di Italia dei Valori è stata respinta con parere contrario dell'esecutivo. Il testo della maggioranza è passato con i voti del solo centrodestra: 309 voti a favore dai deputati di Pdl, Lega e Responsabili. Due sono state le astensioni, 294 i voti contrari di Pd, Terzo Polo e Idv. Le mozioni di Pd e Terzo Polo, invece, sono state approvate grazie all'astensione da parte dei deputati di maggioranza. Sul testo dei democratici i sì sono stati 260, i no 21, 316 gli astenuti. La mozione Udc-Fli-Api è passata con 265 sì, 45 no e 291 astenuti. Il testo dell'Idv è stato infine bocciato con 381 voti contrari, 196 astenuti e 20 a favore.
 
Ma aldilà dei numeri, la linea del Governo sulla politica estera uscita da questo dibattito è desolante. Per consentire al Governo Berlusconi la sopravvivenza, Pdl e Lega hanno inscenato un compromesso all’insegna dell’ipocrisia. Bossi ha ottenuto, con l’inserimento del termine temporale della missione italiana in Libia, uno strumento per fare campagna elettorale. Mentre il ministro Frattini ha assicurato alle cancellerie alleate che nulla cambia riguardo al nostro impegno. Ad uscire sconfitta è ancora una volta la credibilità del nostro Paese.
 
Bisogna però ammettere che anche l’opposizione, presentatasi divisa all’appuntamento del voto in Aula, ha perso l’ennesima occasione di proporsi come una seria alternativa politica a questo Governo, tanto da meritare il richiamo del Presidente Napolitano che il giorno seguente è intervenuto per affermare che “la sinistra italiana o si mostra credibile, affidabile e praticabile oppure resta all’opposizione”.
 
 
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PER UN APPROFONDIMENTO VEDI L'ARTICOLO "LE ALLEANZE CHE NON REGGONO", PUBBLICATO DA IL MESSAGGERO DEL 5 MAGGIO SCORSO
 
 

pubblicata il 05 maggio 2011

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