Caso Ruby, il sì a conflitto attribuzioni altra pagina vergognosa
06 aprile 2011
Alla vigilia dell'apertura del processo sul caso Ruby che vede imputato il presidente del Consiglio Silvio Berlusconi per prostituzione minorile e concussione, la Camera nella seduta di martedì 5 aprile ha detto sì alla richiesta avanzata dai capigruppo del Centrodestra di sollevare il conflitto di attribuzioni nei confronti della Procura della Repubblica di Milano e del gip di Milano, perché la competenza sarebbe del Tribunale dei ministri, avendo Berlusconi agito ritenendo che Ruby fosse la nipote di Mubarak. Nel frattempo è ma è scoppiata la polemica soprattutto per la diffusione di intercettazioni telefoniche che vedono protagonista il premier, effettuate su altre utenze, e che non sarebbero dovute finire agli atti.
Il via libera al conflitto di attribuzioni è arrivato con 314 sì e 302 no, quindi con 12 voti di scarto: a favore Pdl, Lega, Iniziativa responsabile e anche i Liberaldemocratici, contro Pd, Udc, Idv, Fli, Api e minoranze linguistiche. Abbiamo assistito ad un’altra pagina vergognosa scritta da questa maggioranza che quando è in gioco la sorte del premier riempie i banchi del governo e dell’aula, costringendo alle votazioni anche il ministro degli Esteri che in un momento di grave crisi internazionale avrebbe ben altre cose da fare.
pubblicata il 06 aprile 2011