Pensionati d'oro? Non è il mio caso

10 marzo 2011

"Il mio pensiero sul vitalizio è noto fin dal 2007, quando con il governo Prodi riuscimmo ad approvare una prima importante modifica dei vecchi privilegi di cui godono i parlamentari che hanno svolto il mandato nelle precedenti legislature. Io credo che un parlamentare che svolge in modo serio il proprio compito, rinunciando come nel mio caso per un periodo alla propria professione, versando regolari contributi, abbia diritto al raggiungimento dell'età pensionabile ad una pensione commisurata ai contributi versati, come qualsiasi altro lavoratore. Per una corretta trasparenza verso gli elettori va chiarito che, contrariamente a quanto si poteva dedurre leggendo le notizie riportate dalla stampa, il diritto alla corresponsione dell'assegno vitalizio scatterà per me il 1^ gennaio 2029, quando, se, come mi auguro, la salute mi assisterà, avrò compiuto i 65 anni di età". L'on. Simonetta Rubinato commenta i dati pubblicati oggi dal quotidiano ‘La Tribuna di Treviso'.

"Occorre considerare poi che i vitalizi maturati da ciascun deputato - precisa - variano da persona a persona, a seconda delle legislature e delle diverse regole succedutesi nel tempo, per cui è difficile dare una visione precisa e corretta di come stanno le cose. Per questo credo sia giusto, in un'ottica di trasparenza, che anche questi dati siano pubblicati sul sito web dei parlamentari. Io sono pronta a farlo non appena maturerò il diritto trascorsi i cinque anni di contributi effettivi che per me scadono a fine aprile".

L'on. Rubinato, come ha evidenziato il recente rapporto di OpenPolis "CamereAperte2011", è tra i pochi deputati che hanno aderito all'appello per la pubblicazione dei dati on line della propria situazione patrimoniale. "Credo sia una scelta doverosa - spiega -. Perché la fiducia nel rapporto con i propri elettori si coltiva anche attraverso questi atti di trasparenza". Una scelta che Simonetta Rubinato ha adottato anche nella sua veste di sindaco: rinunciando all'indennità di carica per circa 86 mila euro in tre anni che ha deciso di destinare ad un fondo per far fronte anche alle emergenze di famiglie in difficoltà. "Non credo che Paperon de Paperoni avrebbe fatto altrettanto" conclude.

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pubblicata il 10 marzo 2011

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