Secondo stime effettuate dalle organizzazioni di categoria dei benzinai, tutti i gestori di impianti di distribuzione dei carburanti in Italia (circa 24.500 operatori) subiscono o hanno subito, nel corso della loro attività, episodi di furti, rapine ed estorsioni. Sulla base delle denunce rilevate dalla categoria, si calcolano, annualmente, oltre 2.000 episodi malavitosi con un bottino stimato di circa 10 milioni di euro. Per contrastare questo fenomeno si è provveduto ad installare sistemi di videosorveglianza con costi a carico, di volta in volta, delle stesse aziende o delle amministrazioni locali e regionali. Un ammodernamento tecnologico che è proceduto a rilento, visti gli scarsi incentivi pubblici ma soprattutto la scarsa partecipazione economica da parte delle compagnie petrolifere, che pure raccolgono grossi proventi dall’attività di distribuzione dei carburanti.
Per questo ho deciso di aderire alla proposta di legge, promossa dall’on. Daniele Marantelli, che prevede di rendere obbligatoria su tutto il territorio nazionale l’installazione di dispositivi di videosorveglianza presso le stazioni di servizio a tutela della sicurezza dei gestori e degli utenti, pena il diniego dell’autorizzazione amministrativa o la revoca della stessa in caso di dispositivo esistente ma non funzionante, prevedendo che l’adeguamento debba avvenire entro due anni dall’entrata in vigore della legge. I costi di adeguamento sono imputati nella proposta ai proprietari degli impianti, prevedendo tuttavia la concessione di un credito d’imposta del 100 per cento del costo sostenuto, fino ad un importo massimo di 3.000 euro per impianto.