Dopo essermi vista bocciare gli emendamenti e l’ordine del giorno presentati lo scorso gennaio in occasione dell’esame in Aula del decreto rifiuti della Campania, ho deciso di fare appello al Capo dello Stato per chiedere che sia verificata la possibilità di revocare il decreto emanato il 3 agosto scorso, su proposta del Ministro dell’Interno, con il quale il sindaco di Camigliano, Vincenzo Cenname, è stato rimosso dalla carica ed è stato sciolto il Consiglio Comunale.
La vicenda di Cenname, rimosso per non aver ottemperato all’obbligo di trasmissione alla Provincia dei dati sui rifiuti pur avendo conseguito nel suo comune uno straordinario livello di eccellenza nella raccolta differenziata, mortifica il lavoro proprio degli amministratori virtuosi di cui la Campania avrebbe grande bisogno per uscire dall’emergenza.
Nella lettera chiedo a Napolitano di valutare la possibilità, nel nuovo contesto normativo e prima dello svolgimento delle elezioni comunali del prossimo 15 maggio, di revocare per ragioni di interesse pubblico, in sede di autotutela, il provvedimento amministrativo, ponendo così rimedio ad una grave ingiustizia. Per sostenere tale causa mi sto attivando per raccogliere altre adesioni tra i miei colleghi parlamentari.
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