Il Governo ha accolto stamani alla Camera l'ordine del giorno presentato dall'on. Simonetta Rubinato e sottoscritto anche dall'on. Giampaolo Fogliardi di Verona (entrambi Pd), impegnandosi a valutare l'opportunità di pubblicare su web i nomi dei maxi evasori perseguibili anche penalmente. "Sono soddisfatta che il Governo abbia ritenuto di condividere la mia proposta - spiega la deputata democratica - perché il timore della riprovazione sociale può rappresentare uno strumento efficace nella lotta all'evasione fiscale, che come hanno confermato i dati resi noti ieri dalla Guardia di Finanza, rappresenta anche nel Veneto un grave fardello sui contribuenti onesti che di tasse ne pagano fin troppe". Nel 2010, infatti, i casi scoperti dagli uomini delle Fiamme Gialle sono cresciuti a livello regionale di quasi il 20% rispetto all'anno precedente, addirittura del 42% nella Marca trevigiana.
L'iniziativa della deputata veneta è ispirata al caso dell'imprenditore trevigiano ancora anonimo che ha sottratto al fisco quasi 16 milioni di euro e prende spunto da una norma inserita nel decreto Milleproroghe che riguarda l'autotrasporto da merci e che prevede la pubblicazione online dei nomi dei destinatari delle sanzioni comminate in caso di violazioni del contratto o di ritardato pagamento. "Leggendo questa norma - spiega - ho chiesto al Governo se non sia giusto fare altrettanto per chi sottraendo ingenti risorse all'erario commette reato ed arreca un grave danno alla comunità, oltre a fare concorrenza sleale alle aziende che le imposte le pagano regolarmente".
L'on. Rubinato, dopo l'accoglimento da parte del Governo dell'ordine del giorno, si augura che "alla parole seguano i fatti. Perché su questo tema, come ha dimostrato la vicenda del maxi evasore scoperto a Treviso, l'opinione pubblica è molto attenta e pare sempre meno disposta ad accettare che chi commette un reato perseguibile penalmente possa rimanere nell'anonimato. Credo che in casi come quello accaduto nel trevigiano l'esigenza di trasparenza della pubblica amministrazione debba prevalere rispetto a quella della privacy personale".
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