I criteri di ripartizione dei fondi ai comuni montani sono stati decisi dalla Conferenza Unificata Stato-Regioni del 16 dicembre 2010 con il consenso unanime di tutte le regioni, Veneto compreso. Lo svela l'on. Simonetta Rubinato, deputata democratica in Commissione Bilancio della Camera: "Il decreto firmato dal ministro Maroni il 29 dicembre 2010 ha fatto proprie le indicazioni della Conferenza Unificata che, su questo specifico ordine del giorno, si è espressa non con un semplice parere ma attraverso un vera e propria intesa Stato-Regioni. Presupposto necessario perché ci sia l'intesa è l'assenso politico di tutte le Regioni. A questo punto mi pare evidente che la Giunta regionale non possa scagliare la prima pietra, condividendo la piena responsabilità politica delle briciole assegnate ai comuni montani del Veneto. Solo ora i politici del centro destra protestano, però l'assenso il rappresentante della Regione l'ha dato ancora il 16 dicembre".
"E' vero che così si conferma la spesa storica, ma i veneti hanno votato questa maggioranza proprio per cambiarla - afferma la parlamentare -. Ora ci piacerebbe sapere quale è stato il motivo per cui la Regione Veneto ha dato il suo assenso ad una ripartizione che era evidente avrebbe penalizzato i nostri Comuni a favore delle comunità di altre regioni, come la Campania, che già riceveva il 47% dei fondi a disposizione".
"Quel che è peggio - conclude l'on. Rubinato - è che i criteri di ripartizione stabiliti dalla Conferenza Unificata del 16 dicembre scorso avranno effetto anche nei prossimi anni fino a quando non entrerà a regime il federalismo fiscale. Il Centro Destra nostrano continua ad operare più con le chiacchiere che con i fatti e poi fa finta di gridare allo scandalo".
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