Tav, i trattori fermano la Regione

05 febbraio 2011

"Ci volevano i trattori per far fare marcia indietro alla Regione Veneto sulla Tav?". Se lo chiede in modo provocatorio l'on. Simonetta Rubinato, presente stamane anche in veste di sindaco di Roncade (unico comune trevigiano interessato dal tracciato) alla manifestazione promossa dal comitato ‘L'altra Tav' a San Donà di Piave. Dopo aver appreso la notizia del rinvio dei termini per la presentazione delle osservazioni chiesto dalla Giunta veneta a Italferr, la parlamentare democratica commenta: "Si sa che la fretta è cattiva consigliera. Se la Regione avesse fin da subito coinvolto i sindaci e le comunità locali invece di voler a tutti i costi forzare i tempi, dopo aver dormito per anni, non avremmo perduto inutilmente tempo e risorse economiche. Ora è indispensabile trovarci attorno ad un tavolo per capire innanzitutto se i numeri relativi al trasporto passeggeri e merci siano in prospettiva tali da giustificare un investimento di 6 miliardi di euro, perché non ne siamo così convinti".

La deputata ricorda che i dati Rfi sulla mobilità ferroviaria fanno nutrire forti dubbi sulla sostenibilità finanziaria della nuova infrastruttura e concorda sulla necessità di valutare tutte le ipotesi utili: "Assicurare i collegamenti tra il nostro territorio e l'Europa è un obiettivo prioritario per garantire lo sviluppo, ma vanno verificati i dati perché potrebbe essere sufficiente, anche a lungo termine, potenziare e ammodernare ulteriormente l'attuale tratta esistente Venezia-Trieste, che risulta oggi essere utilizzata ben al di sotto del 50% della sua potenzialita: ci passano circa 80 treni al giorno mentre già oggi l'attuale linea potrebbe sostenerne almeno 200".

"In ogni caso - ribadisce Simonetta Rubinato, parlando in questo caso nella sua veste di sindaco - se verrà dimostrato che è necessario costruire anche da Venezia- Trieste la nuova infrastruttura della Tav, non accetteremo mai che il comune di Roncade venga completamente sventrato come dalle ipotesi progettuali finora circolate. Per il fatto che siamo l'unico comune trevigiano coinvolto, non tolleriamo di essere considerati dalla Regione cittadini di serie b, e quindi chiederemo al pari di altri comuni veneziani, la realizzazione di tunnel per non devastare in modo irreparabile la nostra campagna e i nostri centri abitati".

mimetype SCARICA IL COMUNICATO IN PDF (145 KB)


pubblicata il 05 febbraio 2011

ritorna
 
  Invia ad un amico