Semplificazione della Tares per la raccolta ‘porta a porta'

02 dicembre 2012

taresIl nuovo tributo comunale sui rifiuti e servizi indivisibili, la Tares, introdotto dal Governo con il decreto "Salva-Italia", che entrerà in vigore dal prossimo gennaio, avrà rilevanti ripercussioni per i cittadini e per gli enti locali, non solo perchè ingloberà anche una maggiorazione per il finanziamento dei servizi indivisibili (quali l'illuminazione pubblica o la manutenzione del verde), che andrà a compensare il taglio previsto di circa un miliardo e mezzo dei trasferimenti ai Comuni, ma anche perché comporterà notevoli complicazioni burocratiche. Il Governo è ancora in tempo, però, almeno per apportare una modifica che semplifichi la norma, che attualmente prevede, per la maggiorazione del tributo, il riferimento della superficie catastale dell'immobile, con il rischio dell'insorgere, quasi certo, di diffusi contenziosi da parte dei contribuenti, soprattutto in quei territori, come la provincia di Treviso, dove la raccolta dei rifiuti avviene con il ‘porta a porta' e il costo del servizio viene commisurato in maniera puntuale rispetto alla quantità di rifiuto prodotto. Un sistema di calcolo che con la nuova Tares verrebbe completamente stravolto, disincentivando i comportamenti virtuosi e rischiando di mandare in fumo anni di lavoro.

Nell'impossibilità di eliminare il tributo, vista la condizione della finanza pubblica, su impulso pervenutomi di recente da tecnici di eccellenza nel settore, ho avanzato una proposta di legge di semplice modifica: a parità di gettito basterebbe introdurre la possibilità di applicazione della maggiorazione, calcolandola in misura percentuale sull'importo/imponibile della tariffa per la gestione dei rifiuti urbani. In questo modo sarebbe ancora possibile calcolare con certezza il prelievo in misura proporzionale all'ammontare dell’importo previsto per la copertura dei costi dei servizi. E al tempo stesso, viste le carenze del catasto, si renderebbero più semplici gli adempimenti richiesti agli enti locali senza caricare di ulteriori complicazioni i cittadini che già faticheranno a comprendere ed accettare il nuovo tributo.

Ho già illustrato la modifica normativa personalmente ai sottosegretari all’Economia Vieri Ceriani e Gianfranco Polillo, i quali si sono dimostrati disponibili all’accoglimento. Ho girato altresì la proposta emendativa al sen. Giaretta per presentarla in uno dei provvedimenti in esame al Senato, inclusa la legge di stabilità 2013, essendo già passata alla Camera, poiché temo che anche il decreto Crescita bis arrivi da noi ‘blindato’.
 
 
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pubblicata il 02 dicembre 2012

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