Lettera a Bersani: i candidati alle primarie devono condividere il nostro programma di governo
21 settembre 2012
Assieme ad altri colleghi parlamentari, ho sottoscritto questa settimana una lettera aperta al segretario del Pd, Pier Luigi Bersani, in merito alle Primarie e al rischio che esse trasmettano all’esterno, per come si stanno profilando, differenze sostanziali e confliggenti su elementi cardini del progetto che sta alla base della nascita del Partito Democratico oltre al pericolo, come ha scritto Aldo Cazzullo sul Corriere della Sera di mercoledì scorso (clicca qui), che le primarie si trasformino in una fiera delle vanità.
Questo il suo contenuto:
Caro Segretario,
siamo convinti che le primarie rappresentino uno strumento di
democrazia ma non possono inglobare tutto e il contrario di tutto.
Per questo occorre che i candidati del PD si presentino con
un programma di governo che rispecchi le soluzioni definite da un lungo lavoro
che ha coinvolto iscritti, militanti e simpatizzanti del PD e approvato
all'unanimità.
Non siamo in presenza di un congresso del Partito ma del
progetto di Italia che il nostro governo dovrà realizzare. Quindi non possiamo
trasmettere all'esterno differenze sostanziali e configgenti su elementi
cardini del progetto. L'opinione pubblica ne ricaverebbe l'immagine di un PD
dilaniato e diviso su come governare il paese. Tutto questo arrecherebbe grave
danno alla nostra affidabilità, credibilità e autorevolezza.
Essendo primarie di coalizione riteniamo che i partecipanti
delle altre forze politiche debbano presentare un programma compatibile e
integrabile con il nostro. Iniziative come quella referendaria abrogativa per
leggi che possono essere sicuramente migliorate, ma la cui abrogazione
recherebbe nocumento al paese, non sono di certo compatibili.
Pertanto, siamo a chiederti anche che la Carta d'Intenti che
dovrà essere sottoscritta dagli altri soggetti eviti tutto questo. Non possiamo
permetterci un'immagine di coalizione che nel muovere i primi passi si presenta
rissosa e conflittuale. Questi comportamenti hanno danneggiato precedenti
governi di centrosinistra e offuscato la nostra immagine. La nascita del
Partito Democratico è stata letta come la volontà di garantire agli elettori
una coalizione non più contro qualcuno ma per un progetto condiviso di Italia
credibile e affidabile.
A te, come Segretario del PD, la responsabilità di non disperdere tutto
questo
La lettera è stata strumentalmente interpretata da parte di qualcuno come un invito ad escludere dalle primarie i candidati ‘incompatibili’ (riferendosi a Vendola), mentre in essa parliamo solo di programmi ‘compatibili’. Resto convinta che ai cittadini comuni interessa sapere con chiarezza che cosa vogliamo fare in Europa, quali sono le nostre priorità di governo attesi i vincoli finanziari, che faremo delle riforme del Governo Monti. Del resto è questo l’invito che è stato ripetuto dopo di noi da autorevoli commentatori alle forze politiche sui quotidiani più importanti (clicca qui), nonché da Enrico Letta e Rosy Bindi. Perfino Di Pietro ha ribadito oggi alla festa dell’Idv che “Occorre essere chiari con gli elettori sul programma di governo”. E’ questione di buon senso dire che non possiamo avere su temi fondamentali le opinioni più diverse tra i candidati e che, al contrario, dalle primarie dovrebbe emergere prima di tutto che cosa essi si propongono di fare per l’Italia sulla base di un programma di governo chiaro e concreto, condiviso almeno all’80 per cento. Il Pd è nato, lo ricordo, affermando che la vocazione maggioritaria significa prima di tutto consapevolezza che non basta vincere le elezioni, occorre poi governare… E il ricordo di come finì l’Unione del governo Prodi è ancora vivo tra gli italiani. Dunque nessun veto alle candidature, ma un richiamo all'esigenza di dare al Paese l'immagine di un partito e di una coalizione affidabile, credibile e autorevole. Trasmettere all'esterno differenze sostanziali e confliggenti su temi cardine per il governo del Paese offre invece l'immagine di un Pd dilaniato e rissoso e di una coalizione divisa che ci allontana dal governo del Paese.
pubblicata il 21 settembre 2012