"Se a questa vicenda, aggiungiamo anche quella di Lino Brentan, agli arresti domiciliari per aver favorito, secondo le accuse, le ditte ‘amiche' negli appalti pubblici nel veneziano - spiega - dobbiamo ammettere che quella di ieri è stata una brutta giornata per la politica. Tutti hanno diritto alla presunzione d'innocenza, ma se le imputazioni si dimostreranno vere gli iscritti alla Margherita e al Pd dovrebbero davvero costituirsi parte civile, anche nei confronti di chi aveva il dovere di vigilare".
"Dal 2002 al 2006 sono stata coordinatore della Margherita per la provincia di Treviso - ricorda -. Ora scopro che mentre io ero impegnata, insieme ad altri amici, a sostenere il partito sul territorio, in modo del tutto volontario, poi qualcuno ha pensato di usare la cassa per acquistare appartamenti nel centro di Roma. Oltre a fare chiarezza sulle responsabilità personali, occorre porre le basi normative per cercare di evitare che fatti come questi si ripetano, ne va della dignità degli iscritti e degli eletti onesti".