"E' ora che il presidente Muraro si convinca che la tattica dello ‘scarica barile' per raccogliere consenso non rende più e si decida a cambiare politica. Ci sono Comuni, come quello di Roncade, che da ben prima che arrivasse la spending review del Governo, hanno i buoni pasto del valore massimo di 7 euro, ma non per questo i loro dipendenti sono di serie B. Forse Muraro farebbe bene ad aggiornare la sua politica propagandistica: gli elettori non hanno dimenticato che il suo partito è stato per otto anni nella stanza dei bottoni portando il Paese sull'orlo del baratro". Ad affermarlo è Simonetta Rubinato, deputata del Pd e sindaco di Roncade, Comune dove i ticket restaurant sono dal 2006 fissati a 5,16 e 7 euro.
"Muraro ha aspettato che il suo partito fosse all'opposizione in Parlamento - continua l'on. Rubinato - per chiedere quello che la Lega Nord non ha osato domandare quando aveva ministri determinanti nel governo Berlusconi-Bossi, ovvero la patrimoniale. Il presidente della Provincia sa benissimo che se il premier Monti non ha potuto applicare la patrimoniale è per il veto del Pdl, ovvero il partito con cui la Lega è alleata da oltre quindici anni in Regione. Invito perciò Muraro ad alzare anche la voce con il Presidente Luca Zaia e l'assessore alla sanità Coletto per contestare la riduzione del tetto dei buoni per l'acquisto dei prodotti senza glutine a tante famiglie in difficoltà perché hanno un familiare affetto da celiachia".