"Premesso che la Tav deve arrivare almeno a Venezia per non isolare il Veneto dai grandi collegamenti transeuropei, non mi sorprende invece - spiega - che Matteoli abbia detto che non ci sono i soldi per realizzare la tratta nel Nordest. Se il Governo non è stato capace in 2 anni di ripristinare gli 80 milioni di euro, tagliati nel 2009, che servono per completare il secondo stralcio della Metropolitana di Superficie, figuratevi se saprà reperire i 6 miliardi previsti per la realizzazione della Tav". Il vero problema, secondo la parlamentare veneta, è un altro: "Ancora una volta si fanno tante chiacchiere sulle grandi opere, utili solo alla propaganda, ignorando che prima di parlare di nuove infrastrutture di tale portata è indispensabile una pianificazione che, partendo dal potenziale bisogno-domanda, ne analizzi la fattibilità, in base ad una corretta analisi dei costi e benefici".
Da tempo l'on. Rubinato sta chiedendo anche alla Regione di fare chiarezza sulla sostenibilità dell'opera, perché "prima di impegnare risorse pubbliche così ingenti è doveroso analizzare costi e benefici e valutare se non esistano soluzioni alternative al progetto indicato, come ad esempio il potenziamento e l'ammodernamento dell'attuale tratta ferroviaria che risulta essere oggi sottoutilizzata a meno del 50% della sua potenzialità".
"Gli stessi dati di Rfi sulla mobilità ferroviaria - spiega la deputata del Pd - fanno nutrire forti dubbi sulla sostenibilità finanziaria della tratta Tav Venezia-Trieste. Cosa che, peraltro, è stata confermata dall'ad Moretti, il quale, prima ancora di Matteoli, aveva già ammesso che la tratta Venezia Trieste della Tav non è prioritaria".
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LEGGI L'ANSA "INFRASTRUTTURE:MATTEOLI;IMPEGNO SU TERZO VALICO E TORINO-LIONE" - 22 GIUGNO 2011 »